REDAZIONE LA SPEZIA

Un tesoro di cocaina nella casa del cuoco

Ieri il 24enne che lavora in un ristorante delle 5 Terre ha patteggiato la condanna a tre anni e quattro mesi

Di professione fa il cuoco in un ristorante delle Cinque Terre, ma nel maggio scorso il gruppo della guardia di finanza della Spezia, con l’ausilio dei cani antidroga Elik e Icaro, aveva trovato in casa sua un tesoro di cocaina. Sette etti di ’neve’ purissima sequestrati, 1.700 grammi di sostanze da taglio che sarebbero state impiegate per confezionare le singole dosi che, secondo l’accusa, avrebbero potuto essere 1860. Capaci di dare forma, in prospettiva, a guadagni per 200mila euro. Ieri Victor Alfonso Hernandez, 24 anni, di origini dominicane, difeso dall’avvocato di fiducia Paolo Munafò, ha patteggiato una condanna a tre anni e quattro mesi per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, davanti al gip Fabrizio Garofalo. Dovrà anche pagare una multa di 14mila euro.

I fatti, come detto, risalgono al 27 maggio scorso quando le fiamme gialle avevano effettuato il blitz nell’appartamento del cuoco in via della Ghiara 79 alla Chiappa, seguendo il filo di alcune operazioni avvenute nei giorni precedenti nel centro città e al Canaletto. Il fiuto dei cani antidroga Elik e Icaro aveva scoperto l’ingente quantità di cocaina in un vaso-portaombrelli. Le sostanze per il taglio erano state scovate in un contro-soffitto del bagno. A corredo c’era un bilancino per il taglio e una macchinetta per il confezionamento sottovuoto degli involucri-dosi. La perquisizione aveva portato anche alla localizzazione di una cassaforte. Per aprirla era stata necessaria la fiamma ossidrica, con l’intervento dei i vigili del fuoco. All’interno c’erano 400 euro. Altre banconote, per complessivi 2.400, erano nascoste in un cesto porta-biancheria.

Al vaglio dei finanzieri erano finiti anche i numeri telefonici delle rubriche di due cellulari sequestrati e le chiamate effettuate dell’insospettabile grossista.

Massimo Benedetti