REDAZIONE LA SPEZIA

Un Paradiso del mare nel Golfo. Nuovo impianto per la mitilicoltura

Al largo di Punta Bianca, ad Ameglia, una struttura all’avanguardia: a breve la concessione per i lavori

Il nuovo impianto per la mitilicoltura dovrebbe nascere al largo di Punta Bianca

Il nuovo impianto per la mitilicoltura dovrebbe nascere al largo di Punta Bianca

AMEGLIA (La Spezia)

Non solo mare e cultura alla foce del fiume Magra. Davanti alle scogliere di Bocca di Magra, Punta Bianca e della selvaggia spiaggia del Corvo piccoli gioielli tanto cari ai poeti e al mondo dell’arte, letteratura e giornalismo del nostro Paese almeno fino agli anni Settanta nascerà un nuovo progetto di produzione di miticoltura. Un cambio radicale di rotta fondamentale però per dare supporto a una eccellenza tippicamente spezzina. Una valida alternativa dunque al di fuori delle sedi storiche di coltivazioni di muscoli (mai definirli cozze), ostriche e vongole del Golfo di Spezia, Lerici, Porto Venere e Palmaria.

Un sito alternativo caratterizzato dal gioco delle correnti, dalla salinità, purezza dell’acqua priva di agenti patogeni. Inoltre la temperatura decisamente più bassa rispetto alle altre zone di produzione offre tutte quelle caratteristiche ideali per la produzione di autentiche specialità marinare. Il primo esperimento messo in pratica dalla cooperativa del produttori spezzini in accordo con il Comune di Ameglia nel 2019, poi frenato dall’emergenza sanitaria e rilanciato nella primavera del 2021, non era certamente stato improvvisato. Ma era stato preceduto da una intensa fase preparatoria avvalendosi della consulenza di biologi, veterinari, tecnici e chimici per esaminare la qualità delle acque al largo di Punta Bianca. Il tutto con la supervisione degli uffici ambiente di Regione Liguria e del Parco di Montemarcello Magra Vara.

Il lavoro produsse frutti straordinari, nella dimensione e gusto, che in poco tempo confermarono il successo della sperimentazione. Adesso quell’idea ha avuto una improvvisa e attesa accelerazione. Infatti tra qualche settimana, come ha confermato Federico Pinza, direttore commerciale della cooperativa dei mitilicoltori spezzini, dovrebbe arrivare la concessione che consentirà l’avvio dei lavori per poter realizzare un vero impianto di coltivazione dei mitili.

Nel frattempo, proprio a ribadire la validità del piano operativo, l’azienda sanitaria Asl 5 spezzina e Arpal hanno raccolto migliaia di dati, oltre 15 mila, che hanno rivelato un mare in ottima salute abitato da una buona popolazione di fitoplancton e soprattuto caratterizzato dall’assenza di agenti patogeni, tipo salmonella e escherichia coli.

Insomma è alle porte non una semplice fantasia ma un vero e proprio piano operativo che allargherebbe la produzione andando a sopperire tutte quelle difficoltà presenti negli attuali impianti, legate non soltanto alle temperature sempre più alte dell’acqua ma anche alla fastidiosa presenza di orate e saraghi sempre più voraci che stanno facendo incetta delle coltivazioni danneggiando il raccolto e l’economia del settore. Invace uno sbocco in mare aperto garantirebbe in tempi ragionevoli un rilancio della produzione con favorevoli ricadute economiche e di immagine per il territorio. Infatti il Comune di Ameglia aveva già pensato al lancio di una linea di prodotti marchiati con un logo che rappresentasse il territorio e il singolare connubio con i miticoltori spezzini. Oltre a avviare una stretta collaborazione con i ristoranti della zona per servire sulle tavole il prodotto del proprio mare valorizzando così i molluschi nati nelle acque di casa.

Massimo Meluzzi