REDAZIONE LA SPEZIA

Un cuore grande che batte da oltre 150 anni Croce e Mezzaluna rosse come simboli di pace

L’organizzazione dal 1864 passando per le due Guerre persegue ancora oggi il proprio obiettivo

La Cri è per tutti simbolo di aiuto, di soccorso ma anche di un semplice gesto d’amore nei confronti del prossimo. Ci siamo documentati e abbiamo scoperto che il 15 giugno 1864 nasce ufficialmente a Ginevra per opera di Jean Henry Dunant la Cicr destinata all’assistenza sanitaria e sociale. La decisione dello svizzero Jean Henry Dunant fu presa nel 1859 in seguito alla sanguinosa battaglia di Solferino durante la Seconda guerra di Indipendenza. La disorganizzazione con cui furono mandati i soccorsi lo colpì così tanto da decidere di fondare un ente dedicato interamente a curare i feriti. Dopo gli eventi della Prima Guerra mondiale, le ormai tante Società nazionali nate nel frattempo, per non disperdere l’enorme bagaglio di esperienza maturato durante le missioni di soccorso dei feriti della Grande Guerra, ritennero di prevedere l’uso delle risorse e competenze acquisite per rispondere alle numerose tipologie di emergenze umanitarie che potevano presentarsi anche in tempo di pace. Il suo fondatore (premio Nobel per la Pace nel 1901) e coloro che ogni giorno prestano servizio come volontari in questa organizzazione sono mossi dai principi fondamentali di umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità. La CRI è oggi un movimento internazionale formato da volontari e civili i cui simboli principali sono la croce rossa e la mezzaluna rossa, simboli di protezione riconosciuti a livello mondiale e che servono a segnalare le persone, le installazioni e i beni coinvolti nell’assistenza medica o nell’aiuto umanitario.