CORRADO RICCI
Cronaca

Sana per l’Asl, ma aveva un tumore. "La mammografia? Spesso non risolutiva"

Donna di 54 anni scopre la malattia dopo essersi sottoposta a uno screening che dà esito negativo "Col seno denso occorre l’ecografia, l’ostinazione a capire mi ha salvata". L’operazione a Milano

Mammografia

La Spezia, 5 marzo 2023 - Sottoposta allo screening mammografico nell’Asl 5, il referto era risultato negativo. Ma un tumore maligno aveva già iniziato il suo corso. Una donna di 54 anni lo ha scoperto e sconfitto grazie alla sua ostinazione a vederci chiaro. Ora, arginato il male, ha deciso di raccontare la storia. "Perché sia di monito al sistema sanitario e di avvertimento a tante donne che come me che hanno il seno denso".

E’ stata questa la ragione strutturale che ha occultato il male al test sommario. "Nessun dottore, nessuna palpazione però al momento dell’esame". E’ questo il rilievo che la donna, dipendente civile della Difesa, muove. Racconta tra singhiozzi, lacrime e rabbia: "Dopo il test, avvenuto il 22 settembre, ho notato allo specchio una piccola rientranza del seno. Le figlie mi sollecitano a fare un altro controllo. Il 17 ottobre vado dal ginecologo; vengo sottoposta ad un’ecografia. Emerge il sospetto del tumore. Crisi nera. L’indicazione è quella di recarmi da un senologo. Fisso l’appuntamento nel pomeriggio. Mi dice di andare in studio col dischetto della mammografia. Vado a ritirarlo. Il referto è già pronto. L’addetta me lo consegna: è tutto negativo. Inizio a sclerare, piangere e ad urlare. Esce una dottoressa. Le spiego. Subito vengo sottoposta ad un’eco. L’esame conferma il tumore. Mi viene detto che ho un seno denso e la mammografia, in questi casi, a volte non rileva il tumore. Che prevenzione è allora? Perché chi ha visto la mia mammografia non mi ha consigliato di fare un’eco? L’Asl si prodiga: 19 ottobre ago aspirato per capire di che tumore si tratta, il 22 ottobre risonanza magnetica per verificare l’esistenza di cellulare sparse; il 31 ottobre arrivano gli esiti: tumore maligno da estirpare quanto prima. Decido di essere sottoposta all’operazione all’Istituto europeo oncologico di Milano. Il 11 novembre vengo visitata: il tumore si vede ad occhio nudo mi dice il dottore. Tre giorni dopo l’altra beffa: a casa mi arriva il referto della mammografia: negativa. Anche dopo gli esiti di ago aspirato e risonanza, l’Asl 5 continua a scrivere che non ho niente. Assurdo. L’ansia cresce. Riuscirò a vedere mia figlia conseguire la laurea magistrale? A vedere la seconda che si sistema e trova lavoro?. Il 15 dicembre vengo sottoposta all’intervento. E’ riuscito! Restano solo le cicatrici. Sono quelle di chi ha combattuto e vinto una guerra. Mi rincuorano a casa. S’impone una considerazione: se avessi aspettato lo screening fra due anni non mi sarei salvata come è accaduta ora, solo grazie alla mia ostinazione a capire quello che si vedeva ad occhio nudo e non è stato visto al momento della mammografia".