
All’etnografico mostra naturalistica e antropologica a cura di Giacomo Paolicchi
‘Studio e meraviglia. L’ordine del mondo nelle raccolte museali ottocentesche’, a cura di Giacomo Paolicchi, è la mostra che il museo etnografico ‘Giovanni Podenzana’ inaugurerà oggi, alle 17 proseguendo fino al 3 maggio 2026, e che si affianca all’esposizione dedicata al concetto cinque-seicentesco di meraviglia che al Museo Lia è in pieno svolgimento. Il Museo Etnografico si concentrerà sull’evoluzione del concetto nel corso dell’Ottocento quando i materiali un tempo appannaggio dei gabinetti di curiosità (naturalia, artificialia e mirabilia) di principi, umanisti e scienziati confluirono nelle collezioni dei costituendi musei pubblici. Proprio nel XIX secolo nacquero le scienze naturali così come le conosciamo oggi e la catalogazione scientifica oltrepassò i sicuri confini europei per approdare nelle terre lontane abitate dalle comunità allora considerate ‘primitive’ e popolate di flora e fauna spesso sconosciute. Nei musei naturalistici e in quelli antropologici sorti nell’Ottocento le componenti dello stupore e della meraviglia, si stemperarono, non svanirono completamente e concessero maggiore spazio al rigore e alla classificazione scientifici. Così avvenne nel Museo civico della Spezia, istituito nel 1873: inizialmente preposto ad accogliere ed esporre reperti di storia naturale e cimeli storici, ben presto fu ampliato andando a comprendere materiali archeologici e manufatti etnografici (locali e non europei). La mostra ha lo scopo di ripercorrere la nascita e la trasformazione del museo così come lo conosciamo oggi, riscoprire e esibire ciò che si sarebbe trovato in un Museo di storia naturale ed etnografico nell’Ottocento. Il progetto prevede l’esposizione di manufatti delle collezioni storiche e e alcuni prestiti da importanti istituzioni toscane, oltre che antiche pubblicazioni conservate alla biblioteca Mazzini.
m. magi