MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Getta benzina sulla compagna. Pena ridotta a 3 anni e 9 mesi: "Non è stato tentato omicidio"

La Corte di appello ha ribaltato la condanna a 12 anni inflitta nel processo di primo grado. La vittima della violenza è riuscita a salvarsi inventando di aspettare un figlio dal suo aguzzino .

La Corte di appello ha ribaltato la condanna a 12 anni inflitta nel processo di primo grado. La vittima della violenza è riuscita a salvarsi inventando di aspettare un figlio dal suo aguzzino .

La Corte di appello ha ribaltato la condanna a 12 anni inflitta nel processo di primo grado. La vittima della violenza è riuscita a salvarsi inventando di aspettare un figlio dal suo aguzzino .

La pena è stata ridotta da 12 anni a 3 anni e 9 mesi. La Corte di Appello di Genova ha accolto di ricorso presentato dall’avvocato Paolo Mione del foro spezzino ribaltando la condanna pesante inflitta in primo grado dal Tribunale della Spezia a Chrif Achriaf, 54enne marocchino, che nello scorso inverno cosparse di benzina la sua compagna minacciando di darle fuoco. La donna, pur dolorante dalle botte subìte, si salvò implorando l’uomo di risparmiarla. E per rafforzare il disperato appello gli confessò, mentendo, di aspettare un figlio da lui. Una bugia che probabilmente le salvò la vita. Per questo episodio l’uomo venne arrestato dai carabinieri della compagnia di Sarzana alla quale la donna chiese aiuto raccontando la storia e quella relazione tossica. In primo grado la sentenza è stata dura: 12 anni di reclusione. Ma in appello il quadro è decisamente cambiato. Il giudice ha accolto la tesi difensiva presentata dall’avvocato Paolo Mione secondo il quale l’aver cosparso di benzina la donna gridandole di darle fuoco non equivaleva al tentato omicidio. L’accusa dunque è stata trasformata in minaccia e la pena ridotta a 3 anni e 9 mesi

La donna era stata massacrata di botte dal compagno, un marocchino con numerosi precedenti penali e volto noto alle forze dell’ordine, all’interno di una roulotte occupata nella zona fluviale alla periferia di Sarzana. Dopo i colpi al volto e al corpo al culmine dell’ira l’uomo aveva proso una bottiglia contenente benzina e aveva cosparso di liquido infiammabile la compagna ormai quasi svenuta dalle botte. Per fortuna pur stordita ha avuto la prontezza di implorarlo rivelandole di essere incinta. E questa scusa ha fermato il folle gesto. La donna si è poi allontanta adalla roulotte chiedendo aiuto ai carabinieri. I militari coordinati dal maggiore Luca Panfilo e dal luogotenente Maurizio Bragazzi avevano arrestato il marocchino e avvicinato la donna a una associazione. Chrif Achriaf in primo grado era poi stato condannato alla pena di 12 anni di reclusione e a rifondere una provvisionale di 5 mila euro alla donna.

Massimo Merluzzi