
Dagli anni Settanta agli anni Venti del 2000. Tornano con l’album intitolato ‘Montecristo’ i Magia Nera, band originaria della Spezia che dopo essersi riformata nel 2017 grazie all’interesse del produttore Giorgio Mangora. Il primo Lp di questo nuovo corso, con l’etichetta Akarma Records, fu ‘L’ultima danza di Ophelia’; ora, è la volta dell’opera rock ‘Montecristo’, distribuito dalla Black Widow per la label Maracash Records. "Tradimento, prigionia, fuga, vendetta: c’è tutto qui dentro. L’idea di dedicare un’opera al Conte di Montecristo è stata anch’essa di Mangora: un concept album può esser un cappio, ma per me non non ha rappresentato un problema; è stato come metter insieme gli alimenti in cucina per un risultato monotematico: l’ho visto come un film. Le recensioni al nostro lavoro sono ottime e questo ci dà grande soddisfazione". A parlare è Bruno Cencetti (in foto), autore dei brani e chitarrista della band, tornata con una formazione quasi inalterata: oltre a lui, restano Emilio Farro (voce) e Pino Fontana (batteria); a loro si è unito Fabio D’Andrea (basso, Hammond, cori, chitarra, percussioni). "Ogni sezione ha un tempo dedicato, tenendo conto di quella che deve essere la durata di un Lp; l’album è uscito in piena pandemia: questo ha limitato le presentazioni, ma andiamo avanti felici dei riscontri". Si sente, nelle note dei Magia Nera, l’influsso del grande rock, dai Led Zeppelin in poi, ma ci sono anche ritmi differenti, come il valzer. Un omaggio alla mitica figura uscita dalla penna di Alexandre Dumas che affascina ed è capace di attraversare generi e generazioni. Con un occhio al passato e l’altro ai giorni nostri.
Chiara Tenca