REDAZIONE LA SPEZIA

Torna la stazione radio al Navale per l’International Marconi Day

Nel Museo dentro le mura arsenalotte, oltre alla dimostrazione, anche cimeli e nastri orginali .

Torna la stazione radio al Navale per l’International Marconi Day

Era il 1897 quando mise a punto una serie di esperimenti per conto e con il contributo della Regia Marina che per la prima volta nella storia riuscirono a stabilire un collegamento senza fili fra terra e mare. Dal laboratorio elettrico di San Bartolomeo all’isola Palmaria, poi Porto Venere e ancora l’isola del Tino, quindi installando il ricevitore sulla corazzata San Martino, che muovendosi nel golfo e al largo della Spezia, allungò la distanza del collegamento da 5-7 km a 18: il primo fra la terra ed un’unità navale. La città che fece da sfondo alle prime esperienze radiotelegrafiche sul mare, grazie al genio di Guglielmo Marconi, celebra l’inventore – premio Nobel per la fisica nel 1909 insieme a Ferdinand Braun "in riconoscimento del loro contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili" – al museo Navale. Questo, in collaborazione con la locale sezione dell’associazione Radioamatori Italiani, sarà uno dei poli della 35ma edizione dell’International Marconi Day: una manifestazione di portata internazionale ideata dai radioamatori inglesi del ’Cornish Amateur Radio Club’ con sede in Cornovaglia, che vuole ricordarne la figura in occasione dell’anniversario della nascita, avvenuta a Bologna il 25 aprile 1874. La Spezia sarà questa volta parte di un network fatto di decine di stazioni radio dislocate in tutto il mondo, che trasmetteranno da siti storici legati alla vita e all’attività scientifica dello scienziato bolognese. Al museo Tecnico Navale verrà allestita una stazione, gestita da radioamatori appartenenti alla locale sezione Ari, per rievocare e celebrare lo storico rapporto instauratosi tra Guglielmo Marconi, la Marina Militare e la città della Spezia. Nel museo, oltre alla dimostrazione, è possibile anche ammirare una vasta esposizione di cimeli marconiani, sono conservati gli apparati e i nastri originali (le cosiddette "zone telegrafiche") riportanti la trascrizione, in alfabeto Morse, di quella prima storica trasmissione. Per l’occasione verranno mostrati e descritti ai visitatori - in tre diversi appuntamenti, alle ore 10, 12 e 16. Inoltre, grazie alla collaborazione di volontari del gruppo International Wireless Studies, verranno allestiti laboratori didattici interattivi attraverso i quali si potranno apprendere nozioni sul magnetismo terrestre e sulle trasmissioni radiotelegrafiche in alfabeto Morse.