Tiro a volo, salta l’appalto La ditta non ha i requisiti

La scoperta fatta dagli uffici del Comune di Follo nel corso dei controlli di rito. Deciso il ricorso a una delle imprese che avevano superato la selezione

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Bonifica dell’ex tiro a volo, tutto da rifare. Salta l’affidamento dell’appalto lanciato dal Comune di Follo per rinaturalizzare il vecchio poligono di Piana Battolla: una gara che sembrava aver trovato un felice epilogo lo scorso novembre, con l’aggiudicazione dei lavori a favore un’impresa di Lecco, ma che è definitivamente naufragata in questi giorni, con gli uffici comunali che hanno dovuto prendere atto del mancato possesso da parte della stessa azienda di uno dei requisiti richiesti nel bando di gara, ovvero l’attestazione dell’Albo nazionale dei gestori ambientali di categoria 9 e classe compresa tra A e D. Uno stop di cui il Comune avrebbe fatto volentieri a meno, e che di fatto ritarda ulteriormente l’esecuzione di lavori attesi da anni. Il municipio della bassa Val di Vara, in virtù del mancato possesso dell’attestazione da parte dell’azienda – comunicato dalla stessa impresa lo scorso 24 gennaio – è stato costretto a revocare le precedenti determinazioni e ad avviare una nuova consultazione per individuare nuovamente l’azienda cui affidare l’appalto. Tutto daccapo, o quasi: gli uffici comunali hanno infatti deciso di riesumare le risultanze dell’avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse alla realizzazione dei lavori, lanciato lo scorso settembre e al quale avevano risposto diverse decine di imprese. Da quell’elenco, martedì 7 febbraio alle 9 in municipio si terrà un nuovo sorteggio pubblico in forma anonima per l’individuazione delle dieci aziende da invitare alla procedura negoziata, con l’obiettivo di procedere all’assegnazione dell’appalto in tempi brevi ed evitare situazioni che possano ulteriormente ritardare i lavori, il cui avvio secondo il cronoprogramma originario era stato fissato al 30 ottobre scorso, per una durata di sei mesi. Confermato l’importo delle opere, pari a 318.139,52 euro.

Di certo, si tratta dell’ennesimo capitolo di una vicenda annosa, che nei mesi scorsi aveva più volte tenuto banco in consiglio comunale. Il Comune guidato da Rita Mazzi, che nel 2020 aveva ottenuto un primo finanziamento dalla Regione, aveva rifiutato la seconda tranche dei contributi in quanto il fiume Vara, con la sua azione erosiva, negli anni aveva fagocitato due terzi dell’area inquinata dell’ex tiro a volo di Piana Battolla, facendo venire meno gran parte dei lavori preventivati. Tuttavia, l’aumento vertiginoso dei prezzi di materie prime e materiali ha fatto sballare le stime degli uffici comunali, tanto che il finanziamento del 2020 a quel punto non risultava più sufficiente a coprire tutti i costi: da qui l’ulteriore intervento della Regione, che ha sbloccato l’impasse attraverso l’iniezione di ulteriori fondi, permettendo al Comune di avviare le procedure di gara. Che, tuttavia, si sono arenate.

Matteo Marcello