REDAZIONE LA SPEZIA

Test di tenuta ai platani

Prove di trazione a campione agli alberi che costeggiano la barriera fono-assorbente che si sviluppa lungo il porto

Check-up a campione ai platani che si sviluppano lungo viale San Bartolomeo per verificare eventuali conseguenze su di essi prodotte dalla barriera eco-fono-assorbente costruita su strati di terreno condivisi. La verifica riguarda, infatti, la tenuta delle radici e non ha a che fare col ’fungo’ che ha già messo ko alcuni alberi di grossa stazza, nei pressi dell’incrocio con viale Italia. La metologia operativa è quella della prova di trazione. Il test è stato effettuato su tre platani nella giornata di domenica scorsa, con contestuale blocco del traffico in viale San Bartolomeo. L’operazione è stata concordata fra Autorità di sistema portuale e Comune della Spezia e in particolare tra gli uffici che più direttamente hanno seguito il progetto e la messa in opera della barriera antirumore che, vestita di verde, si fa anche eco-arredo urbano. Ad effettuare il test di trazione, con impiego di dinamometro, mezzi e cavi (ancorati sulla parta del tronco) per fare ’leva’, è stata una ditta specializzata di Torino, la Studio Verde con impegno in prima linea dell’agronomo Carmelo Fruscione. I risultati non sono ancora noti: sono in corso l’elaborazione. Ma la sensazione degli addetti ai lavori, con raffronto ai dati pre-approntamento, è che la barriera antirumori - costata 4 milioni di euro - abbia tutto sommato rafforzato la tenuta dei platani.

Intanto è imminente l’inizio di lavori di manutenzione del verde che ’sgorga’ dalla struttura. Per l’anno in corso lo stanziamento dedicato è di circa 22mila euro. La barriera è effettivamente efficace per il fine perseguito, ossìa smorzare i decibel prodotti dalle attività portuali e dai generatori elettrici delle navi? Sicuramente no agli ultimi piani dei palazzi antistanti dove i rumori ci sono e c’erano, uguali, prima della barriera.

C.R.