‘Teatro Ragazzi’ al Civico Il debutto con L’Oreste

In scaletta cinque spettacoli appositamente studiati per le nuove generazioni "Vogliamo riattivare sogni ed emozioni nei giovani". Il programma completo

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di Marco Magi

"Una tradizione che si rinnova, per riattivare i sogni e le emozioni dei ragazzi". Il sindaco Pierluigi Peracchini parla del ‘Teatro Ragazzi’, cinque spettacoli (di cui 4 in doppio appuntamento), che andranno in scena al Teatro Civico da fine gennaio a fine marzo. "Un appuntamento imprescindibile che anche quest’anno riserva grandi sorprese. Ancora una volta, il Teatro dimostra di voler diffondere, proprio con questi spettacoli mirati, la cultura del teatro a cominciare dalle nuove generazioni". L’offerta è stata indirizzata alla fascia scolastica materne, elementari e medie. Inoltre, lo spettacolo di apertura in programma giovedì 26 gennaio, ‘L’Oreste’ (già inserito nella Stagione di Prosa), sarà proposto agli studenti degli istituti superiori. Torna inoltra la formula delle ‘Domeniche a Teatro’, che incrementa gli appuntamenti molto apprezzati dai giovanissimi spettatori e dalle loro famiglie. "Nella linea di un Teatro con una notevole diversificazione delle proposte, finalmente si torna a presentare questa Stagione, un passaggio cruciale della nostra attività – afferma il direttore artistico Alessandro Maggi – . In una società sempre più dinamica e poco riflessiva, il teatro assume a maggior ragione la funzione paradigmatica di strumento per trasmettere emozioni allo spettatore che si avvicina per la prima volta all’arte del palcoscenico e sarà, auspicabilmente, il pubblico del futuro". Il primo spettacolo vede protagonista Claudio Casadio, che dà vita e voce a un personaggio indimenticabile, affrontando con grande sensibilità attoriale il tema importante e delicato della malattia mentale. "In un momento delicato come la crescita dell’adolescente – aggiunge Maggi – potete capire quanto tenga a questo spettacolo". Venerdì 3 alla mattina per le scuole e sabato 4 alla sera, ‘Flussi, corpi e storie – Un viaggio senza fine?’, a cura del Centro studi Danza di Loredana Rovagna. "Ammiro la passione che questa coreografa mette da tanti anni nel suo lavoro. Un amore che non scompare mai". Elaborato nei due anni e mezzo di pandemia, ‘Flussi’ è un racconto danzato sul vissuto degli interpreti, ci parla di rapporti di relazione con gli altri, resilienza, crescita e approfondisce temi di conflitti, migrazione, mutamenti climatici.

Musica e improvvisazioni dal vivo, danza, testi attraverso quindici giovani corpi vibranti dal desiderio di comunicare con i coetanei ed il pubblico, la versione conclusiva del work in progress che chiude la ‘Trilogia sul Tempo Presente’ creata dalla Rovagna. Dopo due anni di interruzione dell’attività a causa della pandemia, il Coro De Andrè ritorna sul palco, con ‘Come salveremo il mondo’ domenica 12 al pomeriggio e lunedì 13 alla mattina, con il testo di Gloria Clemente (che cura le musiche insieme ai Gorillaz) e la regia di Simone Ricciardi. Un testo completamente originale, che tenta di interpretare con leggerezza, ironia, ma anche con l’intensità di cui solo i bambini e i ragazzi sono capaci, le inquietudini del nostro tempo. Con la stessa formula, il 5 e il 6 marzo, ecco l’intramontabile ‘Pippi calzelunghe’ (di Astrid Lindgren), la piccola eroina che vuole difendere lo spazio magico dei bambini, il loro mondo di gioco, immaginifico. Infine, il 28 marzo ecco le ‘Briciole di felicità’, dei particolari burattini a taglia umana, che possono essere così visti anche da molto lontano, per scoprire... i segreti di Ohibò.

Nella foto: Peracchini e Maggi