Tamponi, assediata la postazione drive through al Palasport

Il richiamo dell’Asl 5: "Accessi per i tamponi molecolari solo su appuntamento". Ma c’è chi aspetta da oltre 10 giorni di essere convocato

Una guardia giurata per allentare la morsa

Una guardia giurata per allentare la morsa

La Spezia, 5 gennaio 2022 -  L’ansia da tampone genera assedi. Non solo quelli alle farmacie ma anche alla postazione "drive through" dell’Asl 5 nei pressi del Palasport della Spezia, allestita in una tenda. E’ quella la frontiera a cielo aperto più ’calda’ dell’emergenza Covid-19. Lì vengono effettuati i test molecolari. Personale bardato dalla testa ai piedi allunga all’interno delle narici il tampone e gestisce lo stesso per l’invio al laboratorio dell’Asl 5 della bio-sostanza rilevata: manovre delicate. Il personale è allo stremo: ogni giorno effettua 350 tamponi. Anche ieri la postazione è stata presa da assalto sull’onda dell’ansia da positività. Fin dalle prima mattinata si è generata una lunga coda di auto. Per disciplinare il traffico sono dovuti intervenire i vigili urbani. In supporto è arrivata anche una guardia giurata della Coop service. L’assedio è conseguenza del surplus di persone che si presentano spontaneamente oltre a quelle veicolate per effetto delle segnalazioni dei medici di famiglia (per i sintomi tipici palesati dai pazienti) e del Dipartimento di prevenzione (per i contatti di casi positivi conclamati). 

Ieri la coda di auto si è allungata fino a via della Pianta; ma tanti sono stati anche coloro che si sono presentati a piedi con la speranza di liberarsi dalla "prigionia" dell’isolamento. Ognuno ha la sue ragioni. A cominciare dal personale addetto al servizio "drive throught" chiamato a rispettare la tabella di marcia delle prenotazioni. "Il problema - dicono - è quello degli intrusi che chiedono di essere sottoposti al test del tampone. Non è possibile assecondarli, perchè i kit sono calibrati alle prenotazioni". Per spiegarlo è stato affisso un cartello e vengono forniti chiarimenti a voce; ma così passa il tempo esi genera il ’biscione’ d’auto.

In attesa del varo (il 7 gennaio) dell’ordinanza annunciata dal presidente della Regione Giovanni Toti per l’utilizzo dei test antigenici rapidi nella gestione dei positivi al Covid-19, cresce il numero di chi reclama il molecolare. Come Francesco: "Prima di Natale mio figlio, contatto a scuola di caso positivo, è risultato a sua volta positivo al Covid. Da quel momento è scattato anche il mio isolamento obbligato. Ma l’Asl non si è ancora premurata di farmi il tampone e, poiché le norme sulla quarantena ridotte sono entrate in vigore successivamente, dovrei ancora rimanere isolato. Non ne posso più. Oggi sono venuto alla postazione-drive per essere liberato dalla prigione: nulla da fare. Mi hanno detto che possono agire solo su appuntamento". 

Klodian è risultato positivo il 19 dicembre; nei giorni scorsi ha fatto un test antigenico dal quale è risultato negativo ma attende il molecolare, il solo che allo stato delle norme faccia fede per accertare la ritrovata negatività. "Mi hanno detto che devo attendere. Ma ormai ho perso la pazienza". 

Corrado Ricci