
Storia di un quadrifoglio Una favola in... musica
La SPEZIA
Una favola musicata è una favola che si realizza. La favola dell’insegnante e scrittrice Raffaella Ferrari è stata acquistata dalla casa di produzione musicale Remifavole che realizza audio favole scritte da autori che abbiano temi didascalico-morali, con la convinzione che con una favola musicata si possa alimentare la fantasia dei bambini e la loro capacità di sognare. La sua produzione si intitola "La foglia in più" e racconta di un Quadrifoglio che è triste perché si sente diverso dai suoi compagni che sono trifogli e hanno tutti una foglia in meno di lui. Le cose cambiano quando il Quadrifoglio Lillo incontra un bambino e la sua mamma che gli fanno capire il valore caratteristico di ogni essere vivente: "Per la mia audio favola la musica è stata realizzata dal maestro Manuel Rigamonte e la voce narrante è quella dell’attrice Sara Orlacchio. Le Remifavole – spiega Raffaella Ferrari – sono racconti che durano 10 minuti circa, esperienze emozionanti che coinvolgono con le parole recitate da attori professionisti e musiche create appositamente da musicisti esperti. Sono pensate per accompagnare la crescita dei bimbi da 2 a 10 anni" Raffaella Ferrari condivide la sua creatività nelle scuole dove incentiva la fantasia dei bambini, ha al suo attivo la pubblicazione di diversi libri gialli sia per adulti che per bambini, alcuni suoi racconti e poesie compaiono in antologia a divulgazione nazionale. Molti di questi lavori hanno ottenuto riconoscimenti in concorsi letterari nazionali ed internazionali. E non solo, due suoi cortometraggi, rispettivamente nel 2021 e nel 2022, si sono aggiudicati il premio della giuria nel concorso nazionale Umberto Fracchia di Casarza Ligure. Alcune sue illustrazioni, diversi fumetti e fotografie sono pubblicate in mostre virtuali e siti web. "In particolare con la scuola elementare Giromini di Marina di Carrara ho portato a termine un lavoro di scrittura creativa con i bambini di una classe quinta per i quali ho elaborato un percorso di collaborazione che ha portato a realizzare un libricino scritto a quattro mani con gli alunni. Nella scuola di Madonnetta invece ho fatto un percorso dove nel racconto, ogni volta che c’era un indizio, i bambini trovavano disegnata una lente di ingrandimento. Alla fine avevano tutti gli elementi per scoprire il mistero e ognuno di loro poteva liberamente esprimere la sua ipotesi".
Sua anche la direzione di un salotto culturale dedicato al giallo nella letteratura. Di recente un suo lavoro grafico di fotografia si è aggiudicato il primo premio della giuria conferito dall’associazione Anuket di Spezia.
Cristina Guala