
Una donna porta a passeggio il cane in un’area verde. Dal 30 aprile a Levanto non è più possibile andare nelle aree verdi comunali con il proprio fido. Una misura contrastata dall’opposizione (. foto di repertorio
Stop ai cani nelle aree verdi di Levanto. A segnalare (e mettere nel mirino) l’ultimo provvedimento comunale è il gruppo di opposizione Obiettivo Levanto, secondo cui "dal 30 aprile è vietato portare i cani, ancorché al guinzaglio, in qualsiasi area verde del comune di Levanto. La giustificazione addotta dall’amministrazione è che l’urina canina determina il deterioramento del prato erboso e la morte degli alberi. Abbiamo chiesto a gran voce – spiegano dal gruppo – di rivedere la norma e fare un passo indietro poiché la riteniamo un’affermazione non veritiera, visto che la situazione attuale del verde pubblico è dovuta a una scarsa manutenzione e non certo esclusivamente all’effetto delle deiezioni canine". Per il gruppo di opposizione il provvedimento sarebbe "una limitazione della libertà personale perché non sarà più possibile per una famiglia entrare nel parco giochi o per una persona anche sola leggere un libro o giornale su una panchina all’ombra degli alberi se accompagnati da un animale", nonchè una misura "eccessiva perché l’amministrazione era già dotata degli strumenti necessari per multare gli incivili che non raccoglievano le deiezioni dei propri animali. Il lungomare Vespucci, come abbiamo più volte sottolineato, verte in uno stato indecoroso non certo per colpa di chi lo attraversa per andare all’unica spiaggia dedicata ai quattro zampe. Il voto dell’opposizione è stato unanimemente contrario. Noi – rilancia il gruppo comunale – abbiamo proposto di modificare il regolamento chiedendo, se proprio necessario, l’obbligo di dotarsi di sacchetti e una bottiglia d’acqua quando si passeggia in paese in modo da contrastare l’inciviltà dei pochi, ma tutelando così il diritto di tutti. La risposta è stata che, dal loro punto di vista, questo inasprimento delle sanzioni è l’unico modo per sensibilizzare la popolazione".