REDAZIONE LA SPEZIA

Spiaggia affidata a Marinella Beach "La Procura sta ancora indagando"

Secondo il Tar la società non aveva i requisiti e doveva essere esclusa dalla selezione per l’estate 2020. Il Pd all’attacco: "La magistratura è al lavoro sull’esposto presentato da una quarantina di cittadini"

La vicenda dell’assegnazione alla società Marinella Beach della porzione più importante dell’arenile comunale, 350 metri tra Sport e Natura e bagno Roma, per il servizio gratuito di pulizia, salvataggio e contingentamento delle spiagge libere relativo alla stagione balneare 2020 è tornata clamorosamente alla ribalta. Il Tar della Liguria, come abbiamo riferito ieri, ha valutato che Marinella Beach andava esclusa dalla selezione visto che non aveva i requisiti richiesti dal bando (essere “gestori di stabilimenti balneari e chioschi adiacenti le spiagge o proprietari privati del retro spiaggia). Marinella Beach, scrive il Tar, "risultava essere una mera conduttrice e non già una proprietaria dei sedimi", ossia del retrospiaggia che aveva preso in affitto da Marinella spa in liquidazione. Un pronunciamento nell’ambito della sentenza che ha però dichiarato inammissibile il ricorso che era stato presentato da un balneatore.

Il caso però resta aperto, pende infatti un esposto sottoscritto da una quarantana di cittadini, predisposto dall’avvocato Paolo Bufano e presentato alla Procura sul quale sono ancora in corso indagini. "L’amministrazione Ponzanelli – interviene il Pd sarzanese – aveva ammesso alla gara per l’affidamento gratuito delle spiagge libere la Marinella Beach, fra i cui soci c’era la moglie dell’allora capogruppo della Lega in consiglio comunale Emilio Iacopi. Affidata la spiaggia di maggiore estensione proprio a Marinella Beach, una quarantina di cittadini aveva depositato l’esposto in cui si evidenziavano una serie di irregolarità nella procedura di affidamento e poi nelle modalità di utilizzo sia della spiaggia libera (usata in modo da renderne sostanzialmente onerosa la fruizione) che dell’area retrostante, destinata da Marinella Beach a parcheggio a pagamento nonostante la natura agricola dell’area stessa".

Il Pd nel confermare che le indagini sono ancora in corso mette in evidenza che la sentenza del Tar conferma "la fondatezza dei rilievi dei 40 cittadini. Avevano denunciato in primo luogo che Marinella Beach era stata ammessa alla gara e si era aggiudicata la spiaggia benché fosse soltanto affittuaria delle aree retrospiaggia. Ma l’amministrazione ha voluta andare avanti nonostante l’esplicito parere contrario del legale del comune. Confidiamo che a breve, all’esito degli accertamenti in corso, siano valutate anche le altre tre condotte dell’amministrazione che fanno ritenere un atteggiamento di indebito favore nei confronti di Marinella Beach. Innanzitutto il tentativo, sventato solo dalle opposizioni, di consentire la collocazione di (vietatissimi, anche secondo gli uffici comunali) chioschi sulla spiaggia. Poi la scelta di consentire alla stessa Marinella Beach di esercitare una attività di parcheggio a pagamento in difetto di un titolo legittimamente e in zona agricola interdetta a quell’uso. Ed infine l’aver consentito che Marinella Beach trasformasse una parte rilevante della spiaggia libera, in accordo con un terzo privato titolare di un’attività di noleggio, in una spiaggia a pagamento".