MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Spezia, la notte di gioia diventa tristezza. Quella festa che non è arrivata

Il deserto nelle vie verso il centro accompagnate dal suono degli schermi attrezzati nei bar e ristoranti. Una fiammata nel finale ha riacceso la speranza ma le bandiere sono rimaste piegate nei cassetti

Delusione Spezia dopo la finale persa con la Cremonese (foto Germogli)

Delusione Spezia dopo la finale persa con la Cremonese (foto Germogli)

La Spezia, 2 giugno 2025 – Certe notti non si domenticano. Le luci della città si sono spente all’improvviso in un lento e triste ritorno sulla strada di casa, riponendo mestamente nello zaino quel sogno cullato per mesi e assaporato negli ultimi giorni che hanno preceduto la grande sfida. La passeggiata verso il centro profuma d’estate. Un deserto ovattato e silenzioso da far sentire soltanto l’aroma dei fiori spuntati sugli alberi che di giorno quasi si mimetizzano, confusi dal traffico e il rumore. Oppure l’odore della frutta e verdura ancora esposta all’esterno dei bazar tra venditori distratti e incollati allo smartphone. Una serata di attesa per lo Spezia, trepidante di un abbraccio che però non è arrivato. Non è bastata la certezza di aver condotto una stagione da protagonista per alleviare la tristezza di una serata che avrebbe dovuto essere diversa.

LE FOTO DELLA PARTITA (Fotocronache Germogli)

La serie A è stata a un passo per poco più di venti minuti poi è arrivato il crollo che ha messo a tacere la festa. Bandiere ammainate e delusione di fronte agli schermi nei bar della città che si sono attrezzati per trasmettere la partita in diretta e consentire ai tantissimi sostenitori che non sono riusciti a trovare il biglietto di viverla insieme e tremare di gioia. Ma quando la lezione impartita dalla cremonese sembra dura e inesorabile una fiammata di orgoglio ha riacceso la speranza. Pochi minuti in apnea aspettando quel guizzo che avrebbe dato un senso e restituito la magia alla notte magica. La delusione all’uscita dei ristoranti e locali che si sono attrezzati per l’occasione è stata palpabile. Nessun sorriso, nessun corteo ma soltanto tanta delusione e amarezza per questa notte di inizio estate che non si dimenticherà in fretta. Il deserto di piazza Europa che il tam tam prepartita aveva indicato come punto di raduno festante. La cavalcata si è interrotta sul più bello. Proprio per questo certe non si dimenticano.