Sos sui ticket non saldati. Tremila le raccomandate: "Intervenga la Regione"

Pensionati con bollettini da pagare che oscillano tra i mille e i duemila euro . Cisl e Adiconsum: "Non proteggiamo i furbetti, molti si credevano esenti".

Sos sui ticket non saldati. Tremila le raccomandate: "Intervenga la Regione"

Sos sui ticket non saldati. Tremila le raccomandate: "Intervenga la Regione"

Ticket non saldati: arrivano le richieste di pagamento e le sanzioni e la Cisl spezzina si mobilita per assistere i cittadini che si sono visti recapitare pochi giorni prima di Natale bollettini da saldare anche a tre zeri. Il sindacato, che ha raccolto l’allarme di diverse persone chiamate a saldare il proprio debito con l’azienda sanitaria relativamente alle prestazioni dell’anno 2019, chiede l’intervento della Regione Liguria, insieme a Fnp e Adiconsum. "I casi segnalati sono molti – spiega il segretario Cisl Antonio Carro –: appena venuti a conoscenza della problematica, ci siamo attivati per mettere a disposizione i nostri servizi. Invito tutti coloro che ne avessero bisogno a fare visita alle nostre sedi e individuare le problematiche". "Sono circa 3000 le raccomandate partite in tutta la provincia: non vogliamo certo proteggere i furbetti, ma ci sono stati casi di persone che credevano erroneamente di essere esenti e oggi si trovano a dover pagare anche mille-duemila euro" fa sapere il responsabile di Adiconsum Giancarlo Federici, che insieme a Franco Volpi (Fp Cisl) e Antonio Montani (responsabile del sindacato dei pensionati Fnp) ha incontrato la dirigenza dell’Asl 5. "Poiché la questione aveva creato non poche preoccupazioni – spiegano – e difficoltà tra le persone interessate, è stato chiarito quali erano i termini reali ed operativi della questione che da un lato non poteva consentire evasioni e improvvide dichiarazioni da parte del richiedente esenzione, ma anche chiarimenti sui suoi doveri e diritti dell’utente rispetto alla problematica". "Abbiamo appurato – spiega Federici – che le esenzioni per reddito dal limite di 36mila euro fanno riferimento al nucleo fiscale dell’interessato, quindi è stato precisato che le esenzioni per patologia non costituiscono motivo di contestazione, inoltre, nonostante i bollettini Pago Pa per saldare il debito indichino il 31 dicembre 2023 come scadenza, fa fede il testo della raccomandata e il termine è a 60 giorni dalla ricezione; inoltre, rimane il diritto di ricevere telematicamente via mail tutti i dettagli dell’evasione contestata per poter fare le necessarie verifiche e se del caso opposizione nelle sedi competenti". Ma c’è un’altra istanza, questa volta nei confronti della Regione Liguria, portata avanti dal sindacato. "Dopo le verifiche relative al 2019, sarà poi la volta degli anni seguenti: per questo, chiediamo una delibera che, in caso di ravvedimento immediato, possa consentire agli utenti di saldare il proprio debito senza sanzioni o con sanzioni attenuate".

Chiara Tenca