REDAZIONE LA SPEZIA

Sommergibile verso il Mirabello Ma prima occorre dismetterlo

Dopo il flop dell’operazione Da Vinci è attesa la cessione dalla Marina al Comune di un battello operativo. Trovata la location risolutiva. Restano però da sciogliere i nodi dei costi e delle modalità di gestione

Il tema della musealizzazione di un sommergibile a ’cornice’ dell’offerta-madre del Museo tecnico navale continua a galleggiare nel mare dei propositi. Accade ormai da 17 anni: la prima proposta-studio, nel 2005, fu dell’ammiraglio Giuseppe Celeste in qualità di presidente dell’Associazione Amici del Museo Navale e della Storia. Nel frattempo, dopo il Toti finito al Museo della Scienza e Tecnologia di Milano e il Nazario Sauro ospitato al Galata di Genova, è stato perso il treno del Leonardo da Vinci: è ormai un relitto di difficile rigenerazione, i costi di restyling sarebbero proibitivi. Ma resta in piedi l’ultima ipotesi. La prospettiva è legata all’offerta della Marina Militare al Comune della Spezia di mettere a disposizione della città un sommergibile della seconda serie della Classe Sauro sulla via della dismissione per effetto del subentro dei battelli di nuova generazione, Classe U212: il Prini o il Pelosi. Quando? Il tema si intreccia con l’obbligo dell’Italia con la Nato di tenere operativi otto sommergibili. Quattro sono gli U212 in servizio – Todaro, Scirè, Venuti e Romei – a cui si aggiungono i quattro battelli più vecchi: Prini e Pelosi (i più datati), Longobardo e Gazzana.

L’impulso dato all’aumento delle spese militari dalla guerra ai confini dell’Europa potrebbe risolversi in accelerazione delle ’staffette’. Il 2025 potrebbe essere l’anno-cerniera dell’operazione. Certa, invece, la location espositiva dopo il valzer delle soluzioni sfumate per vari motivi (calata Paita, Arsenale, molo Italia e banchina Revel): il porto Mirabello (in prossimità del distributore di carburante). L’ultimo atto formalizzato è la lettera del sindaco Pierluigi Peracchini, datata 12 luglio 2021, di risposta favorevole alla proposta dell’allora comandante di Marina Nord Giorgio Lazio di fruire di un sommergibile di futura dismissione. Il sindaco aveva indicato nel Camec il soggetto giuridico destinato a beneficiare della cessione gratuita del battello e aveva chiesto lumi sui tempi, dichiarandosi pronto a dare "avvio alla redazione dell’accordo di collaborazione tra Amministrazioni pubbliche per la realizzazione del progetto che sarà siglato con tutte le parti che interverranno nell’impresa".

Nel contempo dovrebbe essere dettagliato lo studio delle infrastrutture a terra, già abbozzato dall’ammiraglio Dino Nascetti che, attorno al tema della musealizzazione di un sommergibile, lavora da 12 anni, tra gli atti e bassi motivazionali delle istituzioni e l’impulso giunto, nel 2015, dalla tesi di laurea magistrale in Yacht Design di Priscilla Bertelli.I nodi da sciogliere restano quelli della modalità e degli oneri di musealizzazione e manutenzione del bene. "Saranno a completo ed esclusivo carico del Comune eo del soggetto gestore che sarà individuato a mezzo di apposito bando per la gestione del battello musealizzato" ha scritto nero su bianco il sindaco. In "cassa" ci sono 800mila euro stanziati dall’Autorità Portuale; altri 750mila sono attingibili dai bilanci comunali.

Corrado Ricci