REDAZIONE LA SPEZIA

Smart working in allerta. Via libera dalla Marina

La Direzione generale accoglie la richiesta delle organizzazioni di categoria. Con l’allarme arancione i comandi potranno accordare forme di lavoro agile.

Smart working in allerta. Via libera dalla Marina

LA SPEZIA

L’appello era partito in occasione dell’ultima allerta meteorologica arancione che aveva interessato lo Spezzino: in una lettera indirizzata all’ammiraglio Pierpaolo Ribuffo, i sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Flp Difesa, avevano chiesto di valorizzare l’istituto dello smart working a favore del personale civile della Difesa "nelle giornate interessate da ordinanze comunali riferite a stati di allerta arancione e rossa". Una richiesta da ricondurre all’esigenza di limitare al massimo gli spostamenti di persone e veicoli sul territorio cittadino in previsione o in coincidenza di eventi meteo idrogeologici potenzialmente calamitosi, al fine di garantire la pubblica incolumità, in modo particolare, di quei soggetti i cui spostamenti determinano una circolazione veicolare molto intensa. Nei giorni scorsi, rispetto a quella richiesta sindacale è arrivata l’apertura della Direzione generale per il personale civile della Marina militare, con una circolare inviata a tutti i comandi nella quale si apre all’utilizzo del lavoro da casa qualora si verificassero determinate situazioni tali da impedire o rendere difficoltoso recarsi sul posto di lavoro. Nella circolare viene spiegato che "in tutti i casi in cui venga dichiarato lo stato di calamità naturale, allerta almeno di livello arancione, nelle ipotesi di interruzione della circolazione stradale e ferroviaria e in qualsiasi altra fattispecie di emergenza, dichiarata dalle competenti autorità, che comportino un’oggettiva impossibilità o estrema difficoltà della prestazione lavorativa in presenza, i datori di lavoro potranno ricorrere al più ampio utilizzo del lavoro agile, anche in deroga a quanto disposto dai rispettivi accordi individuali e compatibilmente con la natura della medesima prestazione, che deve essere comunque garantita". Un’apertura nel segno della tutela del personale, con la Direzione generale che nel documento spiega anche come "l’impiego diffuso del lavoro agile nelle situazioni di necessità e ove vi siano le condizioni tecniche, tenendo presente che la prestazione lavorativa in lavoro agile può essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non possano essere forniti dall’amministrazione, debba essere considerato uno strumento che consente di coniugare la salvaguardia dell’incolumità del personale dipendente attraverso la riduzione dei disagi e dei pericoli connessi agli spostamenti, da un lato, con le esigenze delle attività istituzionali dell’amministrazione dall’altro". Un’apertura che è stata raccolta con soddisfazione dai sindacati, che ora ne aspicano l’attuazione qualora il territorio fosse ancora interessato da allerte meteorologiche di rilievo.

mat.mar.