Centodue milioni di euro che rischiano di andare in fumo in regione, di cui una robusta quota – 6,5 milioni – per la sola Spezia, e 5 a Sarzana. I conti di quanto potrebbe pesare la sforbiciata ai fondi del Pnrr li ha fatti il consigliere regionale (nonché segretario ligure del Pd) Davide Natale che, in sostanza, accusa Toti e C. di non muovere un dito. "La scure del definanziamento del Pnrr colpisce anche la nostra provincia senza che dalla giunta regionale si alzi un minimo grido di preoccupazione", tuona l’esponente dem, snocciolando le cifre e i conti che, a suo dire, non tornerebbero più.
Quali le opere destinate ad essere depennate? Si tratta – dice – della "realizzazione di una nuova palestra a servizio della scuola Fontana di via Del Canaletto (valore del finanziamento di 1,750 milioni di euro), della realizzazione di una nuova palestra a servizio del PalaMariotti (1,750 milioni), progetto pensato per integrare e ampliare l’offerta di spazi a servizio dell’utenza, della riqualificazione e rifunzionalizzazione di alcune aree pubbliche nella Borgata di Cadimare (1,987 milioni), con particolare riferimento alla zona dei giardini pubblici e dell’antistante piazzetta fronte mare, al fine di aumentare gli spazi a servizio della collettività e della riqualificazione e rifunzionalizzazione del capannone Sud dell’Area Ex-Fitram (1,950 milioni)". E poi c’è Sarzana, dove il rischio più che concreto riguarda il finanziamento per la scuola XXI luglio per la cifra secca di 5 milioni di euro".
Interventi davvero sfumati? Natale sottolinea che si tratta di progetti definanziati, in attesa di vedere con quali nuove forme di intervento potranno essere realizzati. Ma, aggiunge, "per ora tutto è fermo al palo". In bilico non ci sarebbero oltretutto solo queste erogazioni visto che nella misura ‘Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni’ "solo Spezia perde altri 1,5 milioni di euro tra cui interventi sul risparmio energetico (circa 950 mila euro), l’intervento su via del Parodi interessata da crolli in località Lo Spaccato (300 mila euro) e le opere di mitigazione del rischio idraulico con interventi di taglio alberi, rimozione detrito in alveo, sistemazione e rinforzo spondale finalizzati al corretto ripristino della sezione di deflusso del canale nel quartiere della Pieve (per altri 300 mila euro)".
E ancora. "Il Comune di Arcola rischia i finanziamenti previsti per il torrente Ressora e per gli interventi sulla via Aurelia in località Arcola, Castelnuovo Magra (mitigazione del rischio idrogeologico per più di un milione di euro)", mentre Luni rischia di dover dire addio a 1,7 milioni (Ortonovo Paese e consolidamento argini), Follo a 300mila euro per il by pass a Piana Battolla, Riccò del Golfo a 600mila (strade per Casella e Porcale) e Borghetto ad altri 300 mila (strada per Ripalta e per L’Ago). Anche i finanziamenti delle case della comunità sono stati rimodulati, aggiunge Natale: "Si passa, a livello nazionale, dalla realizzazione di 1.350 strutture a 936 e vengono cancellate dal finanziamento del Pnrr prevalentemente quelle che prevedono la realizzazione di nuovi edifici. Nella nostra Asl sono ben due su 5 quelle che sono in quelle condizioni e quindi il loro destino è ignoto e del tutto senza certezze. Il documento cita testualmente che ‘quelle espunte verrebbero realizzate mediante il ricorso alle risorse nazionali del programma di investimenti in edilizia sanitaria o se necessario mediante riprogrammazione delle risorse della politica di coesione (Fsc)". Una prospettiva avvolta però "nell’indeterminatezza e frutto dell’incapacità di governo a livello nazionale e regionale. Un disastro per i liguri e per gli spezzini in particolare".
Franco Antola