MARCO MAGI
Cronaca

Lo sguardo di Telemaco. Il territorio si racconta attraverso il teatro

Al Santuario di Montenero cittadini protagonisti con le loro memorie. Terza edizione del progetto di Sergio Maifredi e Massimo Minella .

L’idea di raccontare un territorio attraverso i suoi protagonisti è in fondo anche il desiderio di scoprire ciò che è sempre molto vicino a noi, ma spesso ci sfugge. ‘Lo sguardo di Telemaco’, vissuto insieme alla comunità di Riomaggiore, era e resta una grande sfida. Protagonisti e pure autori i cittadini di Riomaggiore che, nello spettacolo conclusivo del lungo lavoro di teatro di comunità, realizzato da Teatro Pubblico Ligure con il sostegno del Comune di Riomaggiore – in programma sabato alle 19 al Santuario della Madonna di Montenero, nelle Cinque Terre – restituiranno al pubblico questa lunga esperienza creativa.

"Il Santuario della Madonna di Montenero – dichiara il sindaco Fabrizia Pecunia – è un luogo che ha un valore profondo per la mia famiglia, una parte essenziale del nostro cammino. Mio nonno era uno dei massari, e le memorie di mia sorella e le mie sono indissolubilmente legate alle esperienze di una comunità viva e autentica che gravitava intorno a questo luogo speciale. Le storie che raccontiamo sono storie di resilienza, di scelte coraggiose, e di un legame forte con le nostre radici. Sono grata di poter contribuire non solo come sindaco, ma anche come cittadina, unendo la mia voce a quella di tanti altri che amano Riomaggiore. Il progetto ‘Lo sguardo di Telemaco’ non celebra solo la storia del nostro paese, ma anche il suo futuro". Fabrizia e Roberta Pecunia, e altre quindici (Carla Sanguineti, Giandomenico Gasparini, Claudio Rollandi, Beatrice Cassigoli, Daniela Costa, i Massari (Domenico Azzaro, Roberto Pasini, Luigi Bonanini, Mario Gasparini, Giovanni Gasparini), Aurora, Lorenzo Viviani, Don Hugo Infante, Giovanni Debatté) sono le persone coinvolte nel progetto di Sergio Maifredi e Massimo Minella (insieme a Francesco Buttà alla chitarra e al fotografo Max Valle).

"Quest’anno – dichiara Maifredi – il tema del cammino ha guidato il nostro lavoro. Un cammino reale, quello dei pellegrini che salgono a Montenero, ma anche un cammino immateriale: il bisogno di ritrovare un senso, una direzione, un’appartenenza. Abbiamo camminato insieme, lungo i sentieri che odorano di Mediterraneo e di salsedine, tra vigneti aggrappati alla vita e muri a secco che sanno resistere come le anime testarde che ancora abitano questi luoghi. Abbiamo camminato insieme. Continueremo a farlo. Perché ogni comunità è un racconto in cerca di voce. E noi, da anni, siamo lì per ascoltarla". Il progetto ‘Lo sguardo di Telemaco’, arrivato alla sua terza edizione con il tema ‘Cammini’, dopo le prime dedicate alle persone e alle cose, si propone di valorizzare il patrimonio culturale e umano di Riomaggiore, nell’epoca della globalità e del turismo di massa.

"L’obiettivo è ambizioso – aggiunge Minella – ma abbiamo trovato tante persone in questi cammini che avvengono nell’anno del Giubileo e quindi invitano anche a riflettere, per chi ovviamente lo desidera, sul senso profondo della fede. Tante amiche e tanti amici che non sono soltanto persone che risiedono a Riomaggiore. Quest’anno, infatti, abbiamo deciso di allargare l’esperienza a tutti quelli che a Riomaggiore vogliono bene, che hanno una storia da raccontare legata appunto a questo luogo magico, narrato un’infinità di volte, eppure capace ogni giorno di svelarsi, come fosse la prima". All’evento, con ingresso libero, sarà distribuita l’edizione speciale della rivista ‘Via dell’amore’ a cura del Comune di Riomaggiore, dedicata a ‘Lo sguardo di Telemaco’.

Marco Magi