L’idea di raccontare un territorio attraverso i suoi protagonisti è in fondo anche il desiderio di scoprire ciò che è sempre molto vicino a noi, ma spesso ci sfugge. ‘Lo sguardo di Telemaco’, vissuto insieme alla comunità di Riomaggiore, era e resta una grande sfida. Protagonisti e pure autori i cittadini di Riomaggiore che, nello spettacolo conclusivo del lungo lavoro di teatro di comunità, realizzato da Teatro Pubblico Ligure con il sostegno del Comune di Riomaggiore – in programma sabato alle 19 al Santuario della Madonna di Montenero, nelle Cinque Terre – restituiranno al pubblico questa lunga esperienza creativa.
"Il Santuario della Madonna di Montenero – dichiara il sindaco Fabrizia Pecunia – è un luogo che ha un valore profondo per la mia famiglia, una parte essenziale del nostro cammino. Mio nonno era uno dei massari, e le memorie di mia sorella e le mie sono indissolubilmente legate alle esperienze di una comunità viva e autentica che gravitava intorno a questo luogo speciale. Le storie che raccontiamo sono storie di resilienza, di scelte coraggiose, e di un legame forte con le nostre radici. Sono grata di poter contribuire non solo come sindaco, ma anche come cittadina, unendo la mia voce a quella di tanti altri che amano Riomaggiore. Il progetto ‘Lo sguardo di Telemaco’ non celebra solo la storia del nostro paese, ma anche il suo futuro". Fabrizia e Roberta Pecunia, e altre quindici (Carla Sanguineti, Giandomenico Gasparini, Claudio Rollandi, Beatrice Cassigoli, Daniela Costa, i Massari (Domenico Azzaro, Roberto Pasini, Luigi Bonanini, Mario Gasparini, Giovanni Gasparini), Aurora, Lorenzo Viviani, Don Hugo Infante, Giovanni Debatté) sono le persone coinvolte nel progetto di Sergio Maifredi e Massimo Minella (insieme a Francesco Buttà alla chitarra e al fotografo Max Valle).
"Quest’anno – dichiara Maifredi – il tema del cammino ha guidato il nostro lavoro. Un cammino reale, quello dei pellegrini che salgono a Montenero, ma anche un cammino immateriale: il bisogno di ritrovare un senso, una direzione, un’appartenenza. Abbiamo camminato insieme, lungo i sentieri che odorano di Mediterraneo e di salsedine, tra vigneti aggrappati alla vita e muri a secco che sanno resistere come le anime testarde che ancora abitano questi luoghi. Abbiamo camminato insieme. Continueremo a farlo. Perché ogni comunità è un racconto in cerca di voce. E noi, da anni, siamo lì per ascoltarla". Il progetto ‘Lo sguardo di Telemaco’, arrivato alla sua terza edizione con il tema ‘Cammini’, dopo le prime dedicate alle persone e alle cose, si propone di valorizzare il patrimonio culturale e umano di Riomaggiore, nell’epoca della globalità e del turismo di massa.
"L’obiettivo è ambizioso – aggiunge Minella – ma abbiamo trovato tante persone in questi cammini che avvengono nell’anno del Giubileo e quindi invitano anche a riflettere, per chi ovviamente lo desidera, sul senso profondo della fede. Tante amiche e tanti amici che non sono soltanto persone che risiedono a Riomaggiore. Quest’anno, infatti, abbiamo deciso di allargare l’esperienza a tutti quelli che a Riomaggiore vogliono bene, che hanno una storia da raccontare legata appunto a questo luogo magico, narrato un’infinità di volte, eppure capace ogni giorno di svelarsi, come fosse la prima". All’evento, con ingresso libero, sarà distribuita l’edizione speciale della rivista ‘Via dell’amore’ a cura del Comune di Riomaggiore, dedicata a ‘Lo sguardo di Telemaco’.
Marco Magi