Sentieri a numero chiuso. La proposta del Cai per salvare gli itinerari dall’assalto dei turisti

Bacchioni: "Contingentamento contro il consumo usa e getta del territorio"

Sentieri a numero chiuso. La proposta del Cai  per salvare gli itinerari dall’assalto dei turisti

Sentieri a numero chiuso. La proposta del Cai per salvare gli itinerari dall’assalto dei turisti

La via per salvare i sentieri del Parco Nazionale delle Cinque Terre? Una sola: il numero chiuso. Una selezione non da effettuare sulla base del censo, concedendo il pass a chi ha più disponibilità, ma democraticamente, per chi sarà più veloce a prenotare. Dopo il rinnovo della firma – a cui manca un ultimo passaggio, scontato – la sezione spezzina del Cai interviene su overtourism e incremento della Cinque Terre Card Sentieri il cui costo, in linea con quanto previsto per i treni, subirà dei rincari fino a raddoppiare nei giorni "rossi" ad alta affluenza (da 7,50 a 15 euro il giornaliero per gli adulti, da 4,50 a 9 per i ragazzi). "La tariffa del biglietto per i sentieri – esordisce il presidente Alessandro Bacchioni - segue la tendenza del resto del mondo: anche il giornaliero per chi va a sciare aumenta. La soluzione, per me, è un’altra: numero chiuso, con accesso a chi arriva prima. Il territorio non può essere iper sfruttato come adesso: riscontro, purtroppo, una sorta di consumismo usa e getta delle esperienze che la persona fa e che porta a vivere tutto in velocità, senza godere quello che hai davanti".

Per Bacchioni, quindi, il contingentamento è l’unica strada possibile. "Dobbiamo necessariamente ridurre le persone sui sentieri: questa esplosione di gente produce danni, essendo vie costruite per l’agricoltura. Inoltre, spesso sono visitatori di poca qualità, a cui non interessa conoscere ciò che li circonda, ma piuttosto lo scatto di un’immagine. Insomma, una formula usa e getta che non ci piace". Intanto, dopo la firma per il rinnovo del protocollo fra il Cai spezzino e il Parco Nazionale delle Cinque Terre, si consolida il rapporto fra le due realtà, che già avevano iniziato a collaborare decenni fa; fra i punti all’ordine del giorno, il monitoraggio dei sentieri.

"Nei momenti di maggior afflusso – spiega il presidente – ci posizioniamo sullo Sva, dando indicazioni e assistendo le persone, segnalando le difficoltà e controllando che l’ambiente venga rispettato. Ci sono situazioni di potenziale pericolo, come quando si incrociano gruppi numerosi in parti larghe neanche un metro. In questo senso, può aiutare il senso alternato, che il parco applicherà nelle giornate di maggior affluenza". Martedì 23 aprile alle ore 18.30, nella sede del Cai in via Napoli 156, la si terrà una riunione informativa per i volontari impegnati neld monitoraggio del Sentiero Verde Azzurro.

Chiara Tenca