Scuola, si torna in classe "E’ l’anno della ripartenza"

Alla Don Milani di via Napoli una complessa ristrutturazione nei mesi scorsi. Il ‘pronti-via’ per alunni e insegnanti con provveditore, prefetto e vicesindaco

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di Franco Antola

Il D-Day verrà celebrato domattina alle 9 nelle scuole di via Napoli (Istituto comprensivo numero 1- Don Milani): è da lì che sventolerà la simbolica bandierina del "via" alle lezioni nelle scuole della provincia. A fare da starter, il provveditore Roberto Peccenini (nella foto), assieme al prefetto Maria Luisa Inversini e al vice sindaco della Spezia Maria Grazia Frijia. Una scelta non casuale quella del complesso di via Napoli, l’edificio infatti è stato oggetto di una profonda ristrutturazione edilizia e adesso ospita nei suoi 4 piani infanzia, primaria, secondaria di primo grado e Centro provinciale per istruzione adulti. Un taglio del nastro che in fatto di adeguamento logistico compensa in parte le ombre di alcune criticità, di carattere più generale, legate per esempio alla copertura degli incarichi di sostegno. Dalla direzione regionale, come da dall’Ufficio scolastico provinciale, rivendicano comunque uno sforzo straordinario, che ha portato nelle ultime ore ad un ulteriore incremento, con una deroga per altri 90 posti, che vanno ad aggiungersi ai 50 originariamente previsti e fanno crescere a 240 le nomine in ruolo del personale. E poi ci sono i 501 contratti a tempo determinato, di cui una parte cospicua sul sostegno, cui vanno ad aggiungersi le 37 immissioni in ruolo di personale Ata. Numeri che il responsabile dell’Ufficio provinciale Peccenini valuta in modo molto positivo. "Rispetto agli anni scorsi - spiega a La Nazione - abbiamo anticipato le nomine e ci accingiamo a restituire le cattedre vacanti, dopo aver raccolto le varie segnalazioni pervenuteci. Sulla base di queste, in materia di sostegno, abbiamo ottenuto la deroga per altri 90 posti, che il direttore regionale ha autorizzato, trattandosi di una spesa fuori bilancio. Per quanto ci riguarda abbiamo già fatto due giri di supplenza annuali, con nomine che, con il nuovo sistema, non avvengono più con chiamata in presenza ma in forma automatizzata, come prevede il nuovo meccanismo ministeriale". I numeri della popolazione scolastica, per quanto riguarda la provincia, sono ragguardevoli. Gli studenti che da domani torneranno a sedersi sui banchi sono poco più di di 26mila (26.418 secondo la rilevazione ministeriale, 26.098 stando ai conteggi dell’Ufficio scolastico regionale risalenti a qualche giorno fa). Circa 12.700 sono femmine, contro circa 13.700 maschi. Del totale, 1800 frequentano le scuole paritarie, mentre gli studenti stranieri presenti nel primo ciclo, nel secondo e nell’istruzione degli adulti sono in tutto poco più di cinquemila. Dati statistici e criticità legate alle nomine a parte, la novità più significativa per le famiglie sarà comunque l’ingresso in aula senza le restrizioni imposte dal Covid nei due anni passati, a cominciare dalla "liberazione" dalle mascherine.

Un aspetto su cui pone l’accento il presidente della Regione Giovanni Toti (gli studenti delle scuole liguri sono 148.116: 49 mila 774 nella scuola elementare, 35 mila 402 alla scuola media e 62 mila 940 alla scuola superiore). "Possiamo dire senza esitazioni che questo è l’anno della ripartenza - osserva - : senza mascherine in classe potremo finalmente rivedere il sorriso dei nostri ragazzi mentre sono cadute le limitazioni anti Covid che hanno pesantemente segnato gli ultimi due anni. Tornare alla normalità anche in un settore fondamentale per lo sviluppo e l’apprendimento dei nostri ragazzi è uno dei successi più importanti della campagna vaccinale, a cui ha aderito più del 90 per cento della popolazione, mentre la diffusione del virus nelle ultime settimane è sensibilmente rallentata. Questo vuol dire che dobbiamo imparare a convivere con il virus come sta facendo tutto il resto d’Europa, senza essere costretti ad usare le stesse armi che abbiamo adottato negli ultimi due anni scolastici. Che sia un anno scolastico all’insegna della normalità".