REDAZIONE LA SPEZIA

Scala l’Everest in bici. Ma resta a Tivegna

L’impresa sportiva di Matteo Mareschi, impegnato a coprire per 28 volte la tratta per Piè di Costa. "Che fatica, ma ne è valsa la pena"

Sui pedali da Piè di Costa a Tivegna, per 28 volte. Una scalata da record a scopo benefico per ringraziare il personale dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, quella realizzata da Matteo Marcheschi, 37 anni e una grande passione per la bicicletta, che nei giorni scorsi ha portato a termine con successo la sfida proposta dalla piattaforma Everestingitaly: percorrere 28 volte la difficile salita che porta al borgo collinare follese, così da raggiungere un dislivello almeno pari all’altezza dell’Everest.

Matteo, residente proprio nel comune della bassa Val di Vara, è andato anche oltre, superando idealmente gli 8.848 metri della vetta più alta del mondo, arrivando a 9.002 metri. Matteo, impiegato di La Spezia Container Terminal, un passato da ciclista dilettante (ha indossato anche la maglia della Promo Ciclo) e oggi tesserato per la società Angolo del Pirata di Pistoia, ha iniziato a pedalare attorno alle 22.30 del 20 agosto, terminando alle 19.30 circa del giorno successivo. Una sfida con se stesso ma soprattutto un ‘fioretto’, promesso da Matteo durante i giorni difficili del Covid. Proprio lo scorso aprile infatti è nato Edoardo, terzo figlio della coppia, ma l’avvento del virus ha causato momenti difficili per il piccino e per la mamma Roberta Zoncheddu, infermiera al San Bartolomeo di Sarzana. Nonostante momenti di forte preoccupazione, fortunatamente tutto si è risolto per il meglio, e dopo 25 giorni mamma e figlio hanno potuto finalmente riabbracciarsi. Da qui l’idea di ringraziare l’ospedale pediatrico genovese attraverso una raccolta fondi collegata a una sfida, in collaborazione con l’associazione Gaslini Onlus. "Sono contentissimo per essere riuscito a portare a termine questa sfida – spiega Matteo Marcheschi –. La parte più facile è stato pedalare di notte e alle prime ore del mattino, con il fresco, grazie anche ad alcuni amici che mi hanno fatto compagnia durante le scalate. Il difficile è arrivato dalle 10.30 in poi, quando quasi tutto il tracciato era esposto al sole e la fatica ha incominciato a farsi sentire. Nonostante le difficoltà, sono riuscito a rimanere sui tempi di scalata che mi ero prefissato, grazie anche ai rifornimenti veloci".

Alla fine, sono stati ben 232 i chilometri percorsi da Matteo, che durante la sfida ha avuto al suo fianco diversi amici e compagni di club, e che al termine della ventottesima scalata ha trovato l’amministrazione comunale e un intero borgo pronti ad accoglierlo e ad applaudirne le gesta. "Sono stati tutti molto gentili – dice Matteo –. Già durante la prima salita erano molti gli abitanti che mi incitavano lungo il percorso oppure affacciati dalle finestre. Il paese mi è stato molto vicino, lo ringrazio". La cosa più bella? L’abbraccio con la moglie al termine della ventottesima e ultima ascesa. "Moglie e figli erano contentissimi. Mia moglie ha sposato subito la causa, pensata per ringraziare un po’ tutti per il sostegno avuto in quelle settimane, e anche i figli erano contenti del loro papà". D’accordo con l’associazione Gaslini Onlus, la raccolta fondi sarà attiva fino alla fine di questa settimana. Si potrà contribuire alla causa cliccando su https:donaora.gaslinionlus.iteverestingforgaslinionlus. E Matteo, sui pedali fin da quando aveva 10 anni, nelle prossime settimane tornerà in sella: il 12 settembre alla gran fondo Strade Bianche di Siena, il 3 ottobre l’Eroica a Gaiole in Chianti.

Matteo Marcello