ANNA PUCCI
Cronaca

Sauro, ricorso respinto "Ma il bagno non sparirà"

Ci sarà certo rimodulazione della linea della costa e delle strutture balneari . L’attività potrà proseguire ’sul terreno di proprietà e in parte sul demaniale’

di Anna Pucci

Bagno Sauro: niente da fare, sono legittime le disposizioni del piano spiagge che comporteranno sostanziali modifiche alla struttura ma non necessariamente la sua cancellazione. E’ la sintesi della sentenza con cui il Tar ha respinto, nella camera di consiglio del 10 novembre, il ricorso presentato nella primavera 2020 dagli avvocati Daniela Anselmi e Sarah Garabello – per conto della società titolare di stabilimento balneare e ristorante – contro Regione e Comune di Sarzana, con l’intervento ad opponendum dI Marinella spa in liquidazione. Il ricorso chiedeva l’annullamento del ‘Piano degli arenili e della fascia costiera’, sia della delibera 6 del 3 marzo 2020 con cui il consiglio comunale aveva recepito le modifiche chieste dalla Regione all’impianto originario che degli atti regionali precedenti. "La cancellazione del bagno Sauro – aveva spiegato in quel consiglio l’architetto Doriano Lucchesini, progettista del piano – deriva dalla deliberazione della giunta regionale del 12 settembre 2019 che approva il piano con prescrizioni. Quella relativa all’eliminazione del bagno Sauro è precisa e individuata graficamente, poteva solo essere recepita o respinta. Nel caso della mancata accettazione il piano non sarebbe stato approvato e la disciplina urbanistica sarebbe rimasta a un punto fermo". Le modifiche apportate dalla Regione e accolte dal consiglio comunale avevano ridotto da cinque a quattro le strutture balneari in quel tratto. Nei giorni successivi alla seduta di consiglio era scattata una mobilitazione dei clienti della struttura che avevano lanciato sui social la campagna con l’hashtag #ilbagnosaurononsitocca. E il titolare aveva annunciato ricorso al Tar.

La sentenza stabilisce – salvo eventuale appello al Consiglio di Stato – la legittimità delle previsioni di piano. Respinge il ricorso con compensazione delle spese ma introduce anche una lettura delle norme pianificatorie secondo la quale il bagno Sauro non necessariamente verrebbe ’cancellato’, come invece era stato detto un anno fa in consiglio. Le previsioni urbanistiche imporrebbero "la ricostruzione dello stabilimento nella zona ora destinata al parcheggio, così da liberare l’arenile". I giudici riconoscono che "la società dovrà impegnarsi nella realizzazione di alcuni interventi di portata non secondaria" ma non non ritengono comunque fondata la richiesta di annullamento del piano per vari motivi. Tra cui, appunto, il fatto che non ci sarebbe cancellazione del Sauro. Secondo la sentenza "la previsione SB1.6 comporterà la necessaria rimodulazione della linea della costa e delle strutture balneari che la caratterizzano, ma non risulta che lo stabilimento gestito della ricorrente dovrà necessariamente cessare per incompatibilità ambientale". Ancora, al collegio giudicante "appare diverso l’esito dell’applicazione delle misure previste (...) rispetto a quanto paventato in ricorso, posto che nei termini di cui alla concessione ottenuta sarà onere della ricorrente rimodulare sul terreno di proprietà e in parte su quello demaniale la conformazione delle strutture che potranno consentire la prosecuzione dell’attività".