MARCO MAGI
Cronaca

"San Giorgio", una cena diventa evento. E ricorda la storia della città

Inaspettata lettera del presidente dell’azienda alla cena degli ex dipendenti

Foto di gruppo per i partecipanti

La Spezia, 22 ottobre 2017 - Quando Mimmo Iorio e Giancarlo Venturini, ex dipendenti della San Giorgio Elettrodomestici, hanno deciso qualche tempo fa di organizzare per il 20 di ottobre una simpatica cena, volevano soltanto riunire tanti altri amici e colleghi. Non pensavano che, proprio il giorno prima, avrebbero ricevuto una grande sorpresa: una lettera di Elia Izzo, presidente della It Wash srl. Si tratta dell’azienda napoletana che ha rilevato il marchio San Giorgio, brand creato alla Spezia nel 1954 e che, dopo alterne vicissitudini fra fallimenti e passaggi di mani anche spagnole e franco-algerine, è finalmente ritornato in Italia.

Orgogliosi i promotori dell’evento al ristorante La Gira della Foce, così come devono esserlo tutti gli spezzini perché Izzo, di proprio pugno, ha scritto questo: «Dopo un accanito inseguimento al marchio San Giorgio, l’azienda It Wash riusciva ad acquisirlo il 21 agosto 2014 a Roma. Il coraggioso investimento effettuato consentiva di triplicare il numero delle lavabiancheria immesse sul mercato italiano ed estero (circa 200mila all’anno), con l’impiego di una forza lavoro di 200 risorse umane e di un indotto quasi doppio. Tutto ciò è anche frutto del vostro operoso impegno che, fin dagli anni Settanta, ha fatto sì che le lavabiancheria San Giorgio diventassero un punto di riferimento per tutto il mondo del bianco, grazie alla qualità e all’affidabilità nel tempo dei prodotti. Pur non essendo fisicamente tra voi, vi sono comunque riconoscente e vi abbraccio tutti con affetto e stima».

La missiva si chiude con un elogio generale di Izzo: «Ringrazio infine la città della Spezia dove è stata prodotta la prima lavabiancheria San Giorgio, l’attuale sindaco Pierluigi Peracchini, la giunta comunale e tutto il territorio ligure». La disponibilità e la generosità del numero 1 di It Wash non si sono fermate ad alcune parole scritte sulla carta, ma sono divenute tangibili attraverso la donazione di tre lavatrici che sono state messe in palio durante la serata conviviale, oltre ad un’altra, simbolicamente consegnata al sindaco, che sarà assegnata ad una famiglia bisognosa della città.