REDAZIONE LA SPEZIA

"Salvati dai sub del Cnes" Gli alluvionati ringraziano

Da Faenza la testimonianza di una famiglia liberata dalla trappola di fango. Vani i soccorsi con l’elicottero, l’intervento decisivo arrivò con un gommone.

"Salvati dai sub del Cnes" Gli alluvionati ringraziano

Dopo oltre 25 giorni dall’alluvione che li aveva sorpresi nella loro casa isolata nel comune di Faenza - dalla quale erano stati recuperati dai poliziotti del Centro nautico e sommozzatori della Spezia – sono tornati stabilmente alla loro dimora, previa rimozione di quintali di fango. Ripresa la normalità, il pensiero è stato per gli "angeli del fango". Anita e Oleg Ravagli ci hanno inviato una foto della famiglia schierata, con figli e parenti, a testimonianza della gratitudine. "Vogliamo esprimere pubblicamente ai poliziotti spezzini il nostro grazie per il soccorso: un’operazione complessa, effettuata con professionalità e umanità, ricorrendo ad un gommone, l’unico mezzo capace di venire in nostro soccorso dopo i tentativi vani di recupero con dell’elicottero bloccato dagli alberi attorno alla casa", dice Oleg. La storia ha valicato i confini nazionali ed è stata oggetto di una ricostruzione da parte della televisione di stato boliviana. Anita, infatti, è originaria della Bolivia.

"Il ringraziamento in particolare va a Gianni Fronza e Piercarlo Corsi che, dopo 48 ore senza dormire e quasi 100 persone messe in sicurezza, esausti, a braccia e a nuoto, ci hanno portati in salvo dopo 15 ore di permanenza nella casa-trappola" puntualizza Olgel.

"Sono state ore terribili; abbiamo temuto per la nostra vita finché non si sono materializzati i poliziotti della Spezia. Ci hanno salvato e supportato psicologicamente. In attesa di venire da turisti alle Cinque Terre, vogliamo ringraziarli di cuore" spiega Anita. Furono 26 in totale gli operatori del Cnes mobilitati dalla Spezia per l’emergenza alluvione in Romagna, coordinati dal sostituto commissario Geri De Palma. Numerosi i soccorsi effettuati nell’ambito del dispositivo interforze del quale facevano anche parte gli operatori del Comsubin della Marina Milutare e i Vigili del fuoco del comando provinciale.