REDAZIONE LA SPEZIA

Rsa Mazzini, cambio della guardia: la gestione passa a Coopselios

Manca solo l’ufficialità al subentro del colosso emiliano a Kcs. Preoccupazione fra i sindacati per il taglio dei posti letti

Se non ci saranno imprevisti e l’iter andrà a buon fine, sarà la cooperativa sociale Coopselios a prendere in mano le redini del Mazzini e a succedere a Kcs nella gestione. In attesa dell’ufficialità, siamo in grado di anticipare l’esito della graduatoria per la gestione dei servizi residenziali per anziani e disabili nella struttura di viale Alpi e quella attigua in via Anita Garibaldi, oltre al presidio presso l’ospedale San Nicolò di Levanto. La Coopselios, ramificata realtà con sede legale a Reggio Emilia e operante in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Alto Adige, Lazio e Liguria, è già presente in provincia in diverse realtà: nidi, centri per l’infanzia, le Rsa "Sabbadini" di Sarzana e "Felicia Bartolotta Impastato" di Rebocco e la residenza sanitaria per disabili la "Pagani". Una ramificazione che potrebbe avere un peso decisivo nella partita del ricollocamento del personale in esubero.

Questo big del settore, che ha presentato un’offerta del valore di 2.718.195,01 euro, ottenendo in graduatoria un punteggio economico di 30 ed uno tecnico di 70, l’ha spuntata sulla cooperativa sociale elleuno s.c.s. di Casale Monferrato, la cui offerta era pari a 2.808.324,63 euro e che ha ottenuto rispettivamente 29,04 e 68,75 punti, per un totale di 97,79 contro i 100 di Coopselios. Sei i moduli operativi, quattro dei quali immediatamente operativi e due dopo la fine dei lavori portati avanti dal Comune della Spezia, che dovrebbero terminare entro 12 mesi, oggetto dell’appalto: Rsa Post-acuzie di viale Alpi, Rsa di mantenimento Levanto, centro diurno di II livello di viale Alpi e via Anita Garibaldi, Dopo di noi di via Anita Garibaldi. A questi si aggiungeranno la Rsa di mantenimento di viale Alpi ed il centro diurno di primo livello nella solita sede. In attesa della fumata bianca ufficiale, i sindacati mettono in primo piano la questione occupazionale: per il Mazzini è prevista, infatti, una forte riduzione dei posti letto (dagli iniziali 120 agli attuale 32, che dovrebbero arrivare a 75 a fine lavori) in conseguenza degli interventi, che al momento lasciano libero uno solo dei tre piani; in particolare, come sottolineano Luca Comiti della Cgil e Marco Furletti della Uil ci sarà da risolvere il punto interrogativo relativo al personale delle pulizie e della lavanderia: quest’ultima è inagibile e per un periodo sarà esternalizzata.

Se per il personale sanitario è più facile pensare ad un ricollocamento, preoccupa maggiormente la sorte dei meno specializzati, il cui numero ammonta ad una quindicina. "Se ci sarà la conferma per Coopselios, aspettiamo una convocazione da parte del Comune e del nuovo gestore per capire quale sarà l’organico. Vogliamo anche capire come saranno riorganizzati i servizi, compatibilmente con quanto previsto dal bando e sarà centrale capire se la cooperativa potrà integrare il personale in altre strutture gestite" sottolinea Comiti.

Chiara Tenca