
I proventi illeciti di un’associazione per delinquere dedita allo spaccio di cocaina ed hashish nella Pineta di Levante di Torre del Lago sarebbe stato investiti in un esercizio pubblico di Lerici: il ristorante “La Conchiglia Bistro. Di sicuro lo stesso è stato posto sotto sequestro. Ad eseguirlo sono stati gli investigatori della Squadra Mobile di Lucca e i colleghi dell’omologo reparto della Questura della Spezia. In esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo toscano, sono cinque soggetti tratti in arresto, tre dei quali sottoposti alla misura cautelare della custodia in carcere, gli altri agli arresti domiciliari. Si tratta di E.A., noto come Alessandro (Marocco 1984), e L.G. (Carrara 1991), ristretti in carcere, e di S.H. (Marocco 1989), G.F. (Pescia 1964), sottoposti agli arresti domiciliari. Altri tre indagati sono stati sottoposti al divieto di dimora nel comune di Viareggio: B.S. (Viareggio 1975), D.M. (Marocco 1998). Contestualmente agli arresti, sono state eseguite 21 perquisizioni. In questo contesto è stata sottoposta a sequestro preventivo l’attività di ristorazione, "usata dall’associazione per il reimpiego e il riciclaggio degli ingenti guadagni che il sodalizio ha derivato dallo spaccio (per una somma non inferiore a 70 mila euro)" scrivono gli inquirenti. Il ristorante “La Conchiglia Bistrot” è intestata a due italiani, indagati per il reato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e all’auto riciclaggio avendo gestito l’attività in nome e per conto del sodalizio.