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Riserva turistica di pesca. Le acque del Gottero un volano per il turismo

In rampa di lancio la convenzione tra Comune e Regione per la gestione "Iniziativa che può attrarre famiglie e appassionati in Val di Vara".

Riserva turistica di pesca. Le acque del Gottero un volano per il turismo

Poco più di tre chilometri di torrente a disposizione di appassionati e famiglie, dove praticare la pesca sportiva. Prende corpo a Sesta Godano la riserva turistica di pesca del torrente Gottero. Comune e Regione in questi giorni stanno limando la convenzione per la gestione dell’area, compresa tra la località Fulli e il ponte stradale per Scogna, per la quale la Regione ha già assicurato 10mila euro di contributo per l’avvio. L’area sarà molto probabilmente gestita con la collaborazione dell’associazione dei Pescatori del Vara e del Magra, che cureranno la sorveglianza e gli ingressi nella zona di pesca. "Un percorso lungo oltre tre anni, che finalmente stiamo finalizzando – spiega il sindaco di Sesta Godano, Marco Traversone –. Per arrivare a questo punto abbiamo dovuto ottenere la modifica della carta ittica provinciale. Ora siamo finalmente pronti a gestire, tramite i Pescatori del Vara e del Magra, un’area che, almeno nei nostri auspici, rappresenterà un grande richiamo turistico per le famiglie e per gli appassionati. Altra cosa positiva, è che la pesca nei corsi d’acqua viene praticata in primavera e autunno, e questo ci permetterà di allungare la stagione turistica. In altre parti d’Italia queste riserve attirano un gran numero di persone, speriamo nello stesso risultato". Un progetto, quello della creazione di una riserva turistica di pesca, direttamente collegato a un’altra iniziativa avviata da qualche anno sempre a Sesta Godano, ovvero il recupero dell’impianto ittiogenico di Chiusola. Una struttura attraverso la quale le istituzioni puntano a ripopolare i corsi d’acqua della valle e della provincia con la storica trota fario, specie autoctona.

"Dopo venti anni di abbandono – aggiunge il sindaco Traversone – l’impianto è stato finalmente riattivato, permettendo la ripresa di un percorso che si era bruscamente interrotto, ovvero quello finalizzato all’immissione di trote autoctone nei nostri corsi d’acqua. Un progetto unico di valorizzazione del mondo della pesca. Lo scorso anno sono nati circa diecimila avannotti, quest’anno nella struttura sono previsti ulteriori lavori che permetteranno di aumentare la quantità". Nei piani della Regione Liguria – che nei giorni scorsi ha inviato al Comune la convenzione per la gestione – l’istituzione della riserva turistica di pesca è volta sia a consentire ai pescatori sportivi "l’esercizio in maniera controllata di una attività alieutica di qualità, contribuendo validamente all’incentivazione della fruizione turistica eco-sostenibile in Val di Vara", sia orientata a "conservare e valorizzare la popolazione locale di trota mediterranea, geneticamente certificata".

mat.mar.