La Spezia, il ponte sarà rimosso a ottobre. La gru per sollevarlo è impegnata

L’arrivo del mezzo speciale da Taranto, via mare, su un pontone. Poi le complesse operazioni. La ditta incaricata dall’Autorità portuale chiede qualche giorno di tempo per affinare il progetto

Un controllo dei periti del giudice e dei consulenti degli indagati ai pistoni del ponte

Un controllo dei periti del giudice e dei consulenti degli indagati ai pistoni del ponte

La Spezia, 7 settembre - Trentacinque indagati e un parterre di avvocati e consulenti che, messi insieme, sfondano quota 120. Tanti i ’cervelli’ - legali e tecnici - che interagiscono nell’incidente probatorio per risalire a cause e responsabilità del crollo del ponte della darsena di Pagliari risalente al 12 maggio del 2021. Mettere d’accordo tutti è un’impresa per i periti del giudice delle indagini preliminari Fabrizio Garofalo che, su richiesta del procuratore Antonio Patrono, ha disposto l’accertamento destinato a produrre prove. I periti- tutti con cattedra universitaria - Massimo Losa (docente di Fondamenti di ingegneria stradale, teoria e progetto delle infrastrutture stradali), Renzo Valentini, (insegnante di Metallurgia) e Andrea Bracciali (ordinario di Progettazione meccanica e costruzione di macchine) - in un’aula capiente dell’Università di Pisa, si sono incontrati con i consulenti degli indagati per decidere quando potrà avvenire la rimozione del ponte e quali saranno le misure da adottare per salvaguardare lo stesso, in fase di sollevamento e poi di posizionamento in un’area attigua alla darsena, come reperto da investigare. Chi sperava in una rimozione a stretto giro rimarrà deluso. Se tutto filerà liscio ci vorrà un mese; visto il trend, per non alimentare aspettative, meglio indicare nella metà del prossimo mese l’avvio delle complesse operazioni, destinate a durare una quindicina di giorni. Questione di mezzi speciali di sollevamento di difficile reperimento. Il riferimento è alla mega gru, dotata di mega braccio, individuata per lo spostamento del ponte. Fino a fine settembre sarà impegnata a Taranto. L’ unica ’strada’ alla Spezia per arrivare è quella rappresentata dal mare, con caricamento, a blocchi, su un pontone. Tempi lunghi e utili per una sola cosa: concludere il progetto esecutivo di rimozione, quello che – raccogliendo gli elaborati già agli atti da tempo e redatti da un professionista poi diventato consulente di un indagato – è ancora in corso di definizione. A portare avanti il lavoro è la ditta Progetec della Spezia che si occuperà anche di direzione dei lavori e sicurezza.

L’incarico, da parte dell’Autorità di sistema portuale, è fresco: il 2 settembre scorso. L’importo è di 34mila euro. Briciole rispetto ai costi stimati per l’esecuzione vera e propria della rimozione del ponte. Ieri, nell’ambito del summit tecnico, è stata ipotizzata una spesa sull’ordine del mezzo milione di euro, già oltre i 450mila euro straziati dell’Autorità di sistema portuale nell’immediatezza del fatto. Le spese sono a carico dell’ente di via del Molo, salvo rivalsa futura. La prospettiva è infatti quella di spalmare, un domani, i costi nei confronti di chi, a fine processo, dovesse risultare colpevole per negligenze e imperizie nell’esercizio delle funzioni collegate al ponte. L’orizzonte dell’inchiesta abbraccia progettazione, esecuzione, collaudo e manutenzione (straordinaria e ordinaria) del ponte. Di qui i tanti indagati. Ci vorranno anni per arrivare ad una sentenza, qualunque essa sia. La prescrizione, per il reato di crollo colposo, matura in sei anni; il termine, tenuto conto degli atti interruttivi (come la richiesta di rinvio a giudizio) può slittare di un altro anno e mezzo. Il tema non è battente.

Più impellente è la restituzione della darsena alla sua operativa produttiva. Si avvicina la fine dell’estate. Il mese di ottobre è quello dei ’ricoveri’ manutentivi delle barche di piccola stazza. Con la darsena a mezzo servizio l’opportunità rischia, per le imprese, di rivelarsi relativa. "Abbiamo fatto e faremo il massimo per venire incontro alle esigenze" delle imprese nautiche, il leit motiv raccolto ieri in via del Molo.