La Spezia, 27 novembre 2023 – È stato recuperato ieri pomeriggio alle 13 il corpo senza vita di Walter Lambertucci, l’escursionista spezzino deceduto sabato mattina mentre affrontava la salita che porta dal paese di Torano alla cresta del monte Pesaro, sulle Apuane. Un’operazione complessa, che ha richiesto ancora una volta l’intervento di Pegaso, l’elicottero in servizio alla centrale operativa del 118. Il cadavere, bloccato da un albero, è stato raggiunto nel fondo di un canalone, in zona Pulcinacchia, e poi verricellato, con la supervisione degli operatori del soccorso alpino. La salma è stata quindi trasportata all’obitorio di Carrara, in attesa del nullaosta per il rito funebre.
La scomparsa di Lambertucci, 65 anni, impiegato in Comune alla Spezia come autista, ha gettato tutti nello sgomento. "Walter era una persona gentile, speciale – così lo ricorda il sindaco Pierluigi Peracchini –. Lo avevo conosciuto nel ’77 al Termo, quando ho iniziato a correre in bicicletta. Lui era forte, un vincente nato, e si stava preparando per passare tra i dilettanti guidati da Graziano Battistini, Enzo Viaggi e Mauro Pecunia. Io iniziavo a muovere i primi passi in quello sport e rimasi colpito dalla sua serietà e dalla sua forza di volontà. Poi la vita fa percorsi misteriosi e ci siamo ritrovati fianco a fianco subito dopo la mia elezione a sindaco. In questi sei anni è stato per me un aiuto quotidiano e con grande senso di responsabilità e di rispetto delle funzioni istituzionali aveva già preparato la sua sostituzione post pensionamento. Da lui ho sempre sentito parole di affetto e amore per tanti, in primis per il padre e la figlia Virginia, ma anche per i due sindaci coi quali aveva prestato servizio prima di lavorare con me: forse era una delle poche persone a sapere veramente cosa significhi svolgere questo incarico pubblico. Un uomo riservato, apparentemente schivo, eppure mai distaccato. Leggeva molto, quando doveva aspettarmi, e in materia di letture gli chiedevo spesso consiglio. Professionale, inappuntabile, ma anche garbato, disponibile. Ne serberò un ricordo prezioso, in virtù del rapporto particolare, oltre che di stima e amicizia, anche di estrema fiducia, il legame di fiducia che inevitabilmente si crea tra il sindaco e il suo autista. Ai suoi cari vanno le più sentite condoglianze: le mie, quelle dell’amministrazione e, per mio tramite, quelle di tutto il Palazzo comunale".
Anche il mondo del ciclismo è in lutto. Il consiglio direttivo e i soci del Gs Termo ricordano la sua passione per il ciclismo e l’agonismo in maglia bianco azzurra negli anni Settanta. "Momenti meravigliosi – affermano Paolo Colò, presidente del Gs Termo e Simone Mannelli, dirigente della Federciclismo nazionale – che lo hanno visto anche vincitore del Gran Premio d’Apertura del ’77, anno nel quale si è aggiudicato il campionato provinciale dilettanti. Recentemente è stato tra i soci rifondatori della società ciclistica spezzina". Cordoglio anche dalla Federazione ciclistica italiana.