
di Gianluca Tinfena
La sua fama da golden boy va avanti da qualche anno ormai, da quel giorno in cui mister Domenico Di Carlo gli diede fiducia schierandolo in campo per la prima volta. Il suo primo gol in serie A contro il Milan lo ha consacrato protagonista e trascinatore con la fascia di capitano al braccio di uno Spezia che passo dopo passo si sta conquistando la permanenza nell’Olimpo del calcio italiano.
Giulio Maggiore è il presente e il futuro del club, il simbolo del riscatto della spezzinita’ che tocca il paradiso grazie al talento, alla costanza e al sacrificio.
Qual è stato il complimento più bello che hai ricevuto dopo la vittoria contro il Milan?
"Mi hanno chiamato e scritto in tantissimi. Tra i più emozionanti c’e’ sicuramente il messaggio che mi ha inviato mister Di Carlo: “Sono orgoglioso di quello che sei diventato”. Sarò sempre grato a lui per avere creduto in me fin da subito, soprattutto per aver avuto il coraggio di darmi fiducia nei momenti positivi ma anche nei momenti difficili".
Quali emozioni si provano dopo un gol al Milan in serie A?
"Ho vissuto 30 secondi di confusione totale, non sapevo come esultare e mi sono buttato a terra. Ho provato le stesse emozioni di quel gol di tacco alla Juventus nella semifinale del Torneo di Viareggio. L’unica differenza è quella che non ho sentito il boato della Curva, ma la sculacciata di Saponara. Vi confermo che non era nulla di preparato. Scherzi a parte, nei giorni successivi ho pensato e ripensato a quel gol e a come sarebbe stato con lo stadio pieno. Dobbiamo salvarci soprattutto per i tifosi e per dargli la possibilità di vedere dal vivo lo Spezia in A nella prossima stagione".
A chi hai dedicato la tua prima rete in serie A?
"A chi ha sempre creduto in me, alla mia fidanzata e alla mia famiglia per tutti i sacrifici che ha fatto da quando ero bambino, per permettermi di essere arrivato dove sono".
Sei diventato capitano dello Spezia in serie A... e pensare che solo due estati fa eri con la valigia pronta. Cosa sarebbe potuto accadere?
"Il destino o meglio la provvidenza nel calcio come nella vita può davvero cambiarti il futuro. All’epoca la società tergiverso’ molto sul rinnovo e la Spal si interessò timidamente. Per fortuna la strategia del direttore Angelozzi riportò tutto sui binari giusti e si trovò l’accordo. Anche Guido Angelozzi è stato una persona importante per la mia crescita di calciatore".
Dopo il gol al Milan, qual è il prossimo sogno da realizzare?
"Pensiamo un anno alla volta. Il primo è la salvezza dello Spezia, poi la vittoria dell’Europeo con la nazionale under 21. Il massimo sarebbe vestire la maglia azzurra della nazionale maggiore, ma sono consapevole che quest’anno sarà molto difficile. Se dovesse capitare l’occasione in futuro farò di tutto per farmi trovare pronto".
Oltre allo Spezia c’è un club con il quale hai sempre sognato di giocare?
"Sono sempre stato tifoso dell’Inter. In futuro sarebbe bello poter avere la chanche di giocare in un top club, ma ora penso allo Spezia e a tenere i piedi ben saldi per terra. La salvezza è importante per il futuro di ogni singolo giocatore della rosa, ma soprattutto per la città e la tifoseria. Ognuno di noi si gioca tanto e abbiamo una grande responsabilità".
Come ti vedi dopo la carriera da calciatore?
"Sono ancora molto giovane, ma non mi dispiacerebbe diventare opinionista in tv o restare nel calcio da dirigente. Con grande fatica sto studiando Scienze di Comunicazione all’Università pensando proprio al mio futuro. In squadra siamo in tre a studiare: io, Pobega e Salva Ferrer. Non so chi finirà prima dei tre, ma l’importante è arrivare in fondo".
Quali sono le tue passioni oltre il calcio?
"Prima del lockdown andavo spesso al cinema con la mia ragazza Laura (nella foto). Mi piace molto vedere il tennis in tv, un altro sport a cui sono molto appassionato. Quando si poteva uscivo spesso con alcuni miei compagni di squadra. Sono molto legato sia a Vignali che a Bastoni perché abbiamo fatto tutta la trafila delle giovanili insieme, così come a Gyasi con il quale ho un bel rapporto anche oltre il campo. Anche con Terzi c’è una bella intesa, i suoi consigli in questi anni sono stati per me davvero molto preziosi".