REDAZIONE LA SPEZIA

"Quel forno sotto casa non ci fa dormire"

L’odissea di una famiglia fra rumori e cattivi odori provenienti da un panificio. La battaglia legale e l’esposto presentato all’Asl

Abitano in un palazzo al primo piano di una delle belle strade di Spezia, da dove in pochi minuti puoi raggiungere la passeggiata a mare. Ma da alcuni anni la tranquilla esistenza di questa famiglia spezzina si è trasformata in un incubo. Da tre anni infatti, di notte, non riescono a chiudere occhio. Il motivo? Alle 4 del mattino sono svegliati dal rumore dei carrelli e dalle voci di chi lavora di un panificio che si trova in un fondo sotto proprio il loro appartamento. Non solo, a peggiorare la situazione ci pensano anche i fumi che escono dalla canna fumaria del negozio, con gli odori che invadono l’abitazione tanto da costringerli a tenere le finestre chiuse. E come se non bastasse, il pavimento della loro camera da letto si trasforma in una sorta di fornace sprigionando un calore insopportabile, causato proprio dall’attività lavorativa sottostante. Una situazione talmente insostenibile da costringere la famiglia, in estate, a mandare i figli dai nonni mentre padre e madre vanno a dormire in un’altra camera per avere un po’ di sollievo. Insomma una situazione insostenibile che è sfociata anche in una guerra a carte bollate. "Questo succede – spiega Lucrezia Pagano – perché sotto la nostra camera da letto c’è il forno per la cottura. Abbiamo fatto le segnalazioni del caso e a quel punto i titolari del forno hanno messo un forno più piccolo, ma il problema non è stato risolto visto che noi siamo ancora in questa situazione. Per fare un lavoro come si deve avrebbero dovuto coibentare termicamente il loro soffitto ma a quanto pare non è stato fatto".

La signora Pagano ha anche provato a risolvere la questione pacificamente, ma senza ottenere alcun riscontro positivo: a quel punto ha iniziato a inviare una serie di esposti all’Asl e all’amministrazione comunale. E al momento in Procura alla Spezia è ancora in corso una indagine per la quale è assistita dall’avvocato Luca Molinari del Foro di Massa Carrara. Ha prodotto certificati e perizie. Tra queste quella del gennaio 2020 in cui incaricava un ingegnere acustico di effettuare i rilievi sonori. "L’ingegnere dopo aver posizionato gli strumenti di rilevazione – ha aggiunto la donna – ha certificato che i rumori superano quelli consentiti per legge". In tutti questi anni non sono mancati i sopralluoghi di Asl, Arpal, e Comune. "Dopo numerose altre sollecitazioni e ulteriori accertamenti – ha spiegato – è stata emessa un’ordinanza, nel luglio del 2021, che assegnava il termine di 35 giorni al panificio per mettere a norma diversi aspetti della propria attività. Poi sono arrivate le proroghe. I lavori al panificio sono parziali e noi continuano ad avere lo stesso problema". Quindi ’sveglia’ alle 4 del mattino con inizio dell’attività del forno, rumori tutta la notte, con caldo e cattivi odori.

A.M.Z.