
Il presidente Sergio Camaiora
"Solo rafforzando il circuito virtuoso tra economia legale, trasparenza e responsabilità possiamo proteggere il tessuto produttivo locale e creare le condizioni affinché le imprese possano operare in un contesto equo, libero e competitivo. La legalità è garanzia di convivenza civile, coesione sociale e vivibilità. Ed è anche la condizione necessaria affinché valga per tutti un principio fondamentale: stesso mercato, stesse regole". Così il presidente di Confcommercio La Spezia, Sergio Camaiora, commenta i dati emersi dall’indagine ’“Legalità ci piace!’ sulle conseguenze dei fenomeni criminali per l’economia reale e per le imprese. I dati, aggregati nella macro area Nord-Ovest, evidenziano che il 32,3% delle imprese del terziario segnala un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2024, percentuale superiore al dato nazionale, mentre atti di vandalismo e spaccate (23,2%), aggressioni e violenze (22,0%), furti (21,4%) sono i fenomeni criminali percepiti in maggior aumento. Inoltre, Il 33% degli imprenditori teme il rischio di essere esposto a fenomeni criminali, mentre il 22,6% dichiara di aver riscontrato episodi criminali legati alla presenza delle ’baby gang’, e il 29,3% dichiara di essere molto preoccupato per il rischio di racket e usura. "Fortunatamente, nella nostra provincia molte di queste dinamiche si manifestano in modo meno diffuso. Tuttavia, non possiamo abbassare la guardia: tra le criticità più sentite a livello locale vi è sicuramente l’abusivismo, che danneggia le imprese regolari e altera le regole del mercato. Per questo Confcommercio continua a lavorare a stretto contatto con le istituzioni e le forze dell’ordine per tutelare le imprese" dice il membro di giunta con delega alla legalità Claudio Pinza.
mat.mar.