MATTEO MARCELLO
Cronaca

Prevenzione sanitaria. Accordo tra Asl5 e Raot

Casella vocale dedicata alla comunità LGBTQIA+ per l’accesso agli screening "Un progetto che vuole rispondere in modo concreto ai bisogni espressi".

Una coppia di medici impegnata nell’esame di una cartella (. foto di repertorio

Una coppia di medici impegnata nell’esame di una cartella (. foto di repertorio

Un nuovo servizio dedicato alla popolazione LGBTQIA+, che va a integrare e potenziare l’offerta sanitaria già presente sul territorio. È quanto nato dalla collaborazione tra Raot, la Rete anti omofobia e transfobia della Spezia, e Asl5. Il servizio vuole garantire un accesso sicuro, adeguato e rispettoso ai percorsi di prevenzione sanitaria, rispondendo in modo mirato ai bisogni specifici della comunità LGBTQIA+ e rivolgendosi a tutte quelle persone che, per vari motivi, possono avere difficoltà ad accedere agli screening: chi non riceve più convocazioni automatiche per gli screening gratuiti dopo la rettifica anagrafica; chi vive situazioni di disagio rispetto all’accesso al servizio per motivi legati alla propria identità di genere; chi ha dubbi o necessità di chiarimento riguardo all’idoneità agli screening o alle modalità di accesso. Il servizio è contattabile tramite una casella vocale dedicata, raggiungibile al numero 0187.534564, gestita in modo riservato e accessibile esclusivamente a personale preparato: lasciando un messaggio con il proprio recapito (telefono o mail), la persona verrà ricontattata dal personale di Asl 5 pronto a fornire chiarimenti o fissare un appuntamento. È rivolto alle persone residenti in tutta la provincia o con domicilio sanitario all’interno dell’area di competenza di Asl5. Gli screening offerti riguardano il Pap test per le persone Afab (assegnate femmina alla nascita) tra i 25 e i 64 anni non vaccinate contro Hpv, e tra i 30 e i 64 anni se vaccinate; la mammografia per le persone Afab a partire dai 45 anni. Si tratta del primo sportello di questo tipo attivato sul territorio, con l’intento di rendere più accessibili i percorsi di prevenzione previsti dal sistema sanitario nazionale, in particolare per la comunità LGBTQIA+, che riscontra spesso difficoltà nei circuiti di screening tradizionali. "La casella vocale dedicata alle persone LGBTQIA+ è il primo risultato di un’importante collaborazione avviata con Raot in un’ottica di accesso universale alle cure, e un mezzo per ampliare la platea di adesione agli screening che costituiscono la prima forma di prevenzione" dice Paolo Cavagnaro, direttore generale di Asl5, mentre per Tania Lunghi, responsabile dell’area sanità di Raot, "questo progetto nasce dalla volontà di rispondere in modo concreto a bisogni espressi da molte persone LGBTQIA+. È un esempio positivo di collaborazione tra realtà territoriali e sistema sanitario. La creazione di questo servizio non solo fornisce risposte alle necessità pratiche, ma invia anche un messaggio potente di ascolto, riconoscimento e rispetto e afferma il diritto di ogni persona ad essere vista e ascoltata".

mat.mar.