Quarantacinque tablet per gli studenti del Parentucelli Arzelà. Questa l’iniziativa messa in atto dal distretto 2032 del Rotary, una cui delegazione, lo scorso lunedì alle ore 11, si è recata presso l’istituto superiore sarzanese proprio per consegnare ai ragazzi 45 tablet, dotati di smart case, con lo scopo di creare ambienti digitali educativi. Ad accogliere il presidente del Rotary Sarzana Lerici Roberto Camerini, il presidente entrante Maurizio Caporuscio, il coordinatore dei club del Levante Davide Noceti e il socio Egidio Banti sono stati il dirigente scolastico Generoso Cardinale, la professoressa Angela Diamanti e lo studente Kevin Lika cui simbolicamente sono stati consegnati i dispositivi. La lodevole iniziativa parte da lontano, il progetto nasce infatti dalla donazione di 5 milioni di euro che l’agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale, Usaid, ha elargito al Rotary International per sostenere la risposta alla pandemia nell’intesa che nessuna nazione deve rimanere sola nel fronteggiarla, dell’intera cifra circa 1 milione è stato destinato all’Italia. Le scuole sono poi state individuate dagli uffici scolastici regionali e Regione Liguria ha ritenuto opportuno selezionare anche l’istituto sarzanese. "In questo caso – ha commentato il presidente Camerini – noi siamo stati dei semplici intermediari, ma siamo stati felici di rendere la vita un po’ più semplice a tutti i ragazzi. Giusto assicurare ai giovani la possibilità di cogliere tutte le opportunità che l’istruzione offre loro per realizzare i propri sogni per il futuro. Molto importante anche non accentuare, in questo momento così difficile, la distanza sociale con la didattica a distanza e garantire a tutti l’inclusione nel sistema scolastico".
Se in questo caso il Rotary Sarzana- Lerici non è stato la testa ma soltanto la mano, è doveroso ricordare che durante le fasi più acute della pandemia il club ha donato diverse migliaia di euro al comune di Sarzana. "Spesso si pensa che in club come il Rotary si facciano solo cene ed eventi mondani – ha concluso Roberto Camerini – non è così. Siamo gente che si impegna e che quando può aiuta gli altri, sarebbe bello che sempre più giovani si avvicinassero al nostro mondo".
Elena Sacchelli