Protagonisti al Salone del libro: "Davvero una bella esperienza"

Alice Cervia e Paolo Junior Mancini presentano i loro libri al Salone del Libro di Torino, ricevendo feedback positivi e facendo nuove conoscenze.

Protagonisti al Salone del libro: "Davvero una bella esperienza"

Protagonisti al Salone del libro: "Davvero una bella esperienza"

Una meta che per ogni scrittore, che sia all’esordio o navigato, rappresenta un punto imprescindibile della propria carriera letteraria: il Salone del Libro di Torino. A rappresentare lo Spezzino, anche Alice Cervia, originaria di Nicola di Ortonovo e, dopo una lunga esperienza a Londra, oggi cittadina di Castelnuovo Magra – dove è una delle anime della Newcastle Book Company –, che ha presentato il suo romanzo breve ‘weird’ "La coda delle lucertole" (Augh! Edizioni). "È stata davvero una bella esperienza: eravamo insieme ad altri due autori nello spazio del nostro editore e ognuno di noi ha fatto il suo firmacopie, anche se non c’è stata una presentazione vera e propria. Ho parlato con i lettori che hanno acquistato il mio libro e non è finita qui: dopo, mi hanno contattata sui social per dirmi che gli era molto piaciuto. Una grande soddisfazione, per me davvero emozionante". I contatti sono stati alla base di questa trasferta in Piemonte, dai membri della casa editrice ai lettori, e non soltanto. "Ho avuto anche modo di conoscere alcuni autori che apprezzo da sempre – spiega - , come Marco Malvaldi e anche addetti ai lavori: si tratta di un’occasione unica per fare network. Certo, il salone è immenso, ma un’esperienza che rifarei, anche perché mi ha fatto vedere sotto una luce diversa il mio libro, tramite i riscontri da parte delle persone. Insomma, davvero una bella avventura". Intanto, per Alice Cervia le presentazioni continuano: domenica 26 maggio sarà alla Festa del Libro a Lido di Camaiore, il 31 alla libreria Pellegrini di Pisa e il 25 giugno al caffè letterario Le Murate di Firenze.

Una felice parentesi da ricordare anche per Paolo Junior Mancini, che ha catturato i visitatori con l’originale opera a metà fra saggio e romanzo ’Vita contadina e diritti economico-sociali. Noia e riflessioni in un villaggio agricolo’ (Il Filo di Arianna). "Ero presente per il firmacopie del mio libro, in esposizione allo stand dell’editore: il tema ha suscitato interesse in tanti, che si sono identificati in qualche modo, parlandomi degli studi in diritto economico e sociale, ma anche delle origini contadine, che fossero della Pianura Padana o dal Sud Italia e ci siamo fermati a parlare. Una bella esperienza, ho conosciuto anche tanti giornalisti che hanno dimostrato interesse per la mia opera. Devo dire che mi sono innamorato del posto, anche se tentacolare: è stata l’occasione per conoscere realtà totalmente diverse e trasversali fra loro". Questo è statp un traguardo con una fisionomia ben precisa. "Il salone, per me, era l’obiettivo: è stato come quando lo Spezia è andato in serie A". Dopo le presentazioni in città, Mancini presenterà il suo libro il 14 giugno a Sarzana in Comune.

Chiara Tenca