‘Premio Montale’ col pensiero all’Afghanistan

Il riconoscimento alla fotografa Monika Bulaj per il suo impegno nel paese caduto nelle mani dei talebani

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"La recente tragedia del popolo ucraino – spiegano gli organizzatori del Premio Montale Fuori di Casa – non ci hanno fatto dimenticare l’altrettanto grande sciagura abbattutasi sul popolo afghano, con la caduta dell’Afghanistan nelle mani dei Talebani nell’agosto del 2021. Vogliamo parlarne per tenere desta la coscienza delle persone su ciò che ancora sta accadendo in quel Paese, così come già abbiamo fatto nel 2018 occupandoci della sanguinosa guerra in Siria. E lo facciamo premiando Monika Bulaj, il suo ingegno multiforme, il suo bisogno di testimoniare, di raccontare". Sarà infatti la fotografa, reporter, documentarista nata a Varsavia, molto nota per la sua ricerca sui confini delle fedi, minoranze e popoli nomadi a rischio, in Eurasia, Africa e nei Caraibi, a ricevere il premio nella sezione Giornalismo fotografico. Appuntamento oggi alle 17.30 al Camec in un evento – realizzato con il contributo di Crédit Agricole Italia e Sepor – aperto dai saluti del sindaco Pierluigi Peracchini (il Comune patrocina e sponsorizza), con la presentazione di Adriana Beverini e Barbara Sussi, rispettivamente presidente e vicepresidente del Montale Fuori di Casa, mentre dialogherà con Bulaj, il fotografo Roberto Besana (modera Alice Lorgna). Bulaj, definita da alcuni come la ‘migliore fotografa sul tema del sacro’, ha vissuto per anni il suo impegno di fotografa con dedizione viaggiando attraverso l’Europa, il Medio Oriente, l’Asia Centrale, sulle tracce delle ‘genti di Dio’: dagli ortodossi greci e russi agli sciiti, dalla chiesa etiope al sufismo.

Oltre a scrivere sceneggiature per film documentari, ha pubblicato libri famosissimi come ‘Libya Felix’ (2002), ‘Donne,storie e progetti’ (2004), ‘Gerusalemme perduta’ con Paolo Rumiz (2005), ‘Figli di Noè’ (2006), ‘Genti di Dio’ (2008), ‘Aure’, ‘Nur, la luce nascosta dell’Afghanistan’ (2013), ‘Dove gli dei parlano’ (2017); ha anche realizzato il film documentario ‘Figli di Noè’. "Il mio obiettivo – ha affermato Monika Bulaj – è quello di mostrare le luci nascoste dietro il sipario del grande gioco, i piccoli mondi ignorati dai media e dai profeti di un conflitto globale". Per partecipare all’appuntamento patrocinato dal ministero della Cultura e dalla Regione Liguria, è obbligatorio il green pass, mascherina Ffp2 e la prenotazione allo 0187 727530 oppure a [email protected].

Marco Magi