
I ristoranti dello spezzino si riorganizzano proponendo il pranzo di Pasqua da asporto
La Spezia, 1 aprile 2021 - Per il secondo anno consecutivo il week-end di Pasqua vede tutta l’Italia in ‘zona rossa’: stop agli spostamenti e tutti a casa. Situazione che i ristoratori dello spezzino affrontano riorganizzandosi e reinventando un modo diverso di servire i clienti. Come? L’asporto sembra andare per la maggiore ed è una modalità che funziona bene: "I nostri clienti ci sostengono – dice Daniela Nardini, titolare del Ristorante Petronilla a Spezia – garantiamo la stessa formula del locale: menù fisso a base di pesce con la nostra focaccina calda e la scelta di un dolce su tre".
Un asporto “green” con contenitori esclusivamente biodegradabili è la proposta di Roberto Dal Forno , che permette di portare a casa propria tutti i piatti del menù alla carta della sua Osteria da Bartali a Spezia. Sempre asporto e consegna a domicilio anche all’Osteria della Corte (Spezia): "Grazie a mio marito e a mio figlio non dobbiamo ricorrere alle ‘piattaforme’ per la consegna dei nostri piatti – spiega la titolare Silvia Cardelli – il nostro menù per le festività pasquali sarà fisso e vedrà anche due fra le proposte più tradizionali, come la famosa torta pasqualina e la pastiera napoletana. Abbiamo tanta richiesta e sentiamo la gente che si stringe vicino a noi ristoratori di fiducia, anche se spero sia l’ultima Pasqua che trascorriamo così!".
Anche nelle Cinque Terre, l’asporto è una promessa mantenuta: Andrea Rondine , titolare della Barcaccia di Monterosso, confidava di poter offrire l’apertura per le festività alla sua clientela. "A questo punto cerco almeno di garantire il servizio con l’asporto: menù alla carta con le specialità locali, tagliatelle caserecce e pesce lama; si fa quel che si può anche se faticoso!". Sceglie invece la chiusura invece la titolare Cristina Galvani e suo figlio Carlo Alberto Monsello chef del Ristorant e del Molo Lerici, la cui cucina espressa e con location sul mare, non ha in questo momento abbastanza richieste per tenere aperto: i suoi clienti infatti sono per la maggior parte turisti ai quali l’emergenza-virus ha negato la possibilità di accesso al borgo. Ancora diversa, è la soluzione adottata da Adriana Incaviglia , titolare di del Ristorante Roma a La Spezia (la cui la cucina gourmet non prestandosi all’asporto, non permette l’apertura) ed il Ristorante Tritone a Fezzano che è stato convertito in... mensa aziendale: "Disponiamo di un vasto locale con spazio esterno sul mare che ci permette di distanziare i tavoli fino a 2 due metri l’uno dall’altro, garantendo la sicurezza a ditte ed ai loro dipendenti".
Alma Poggi