Porto Venere, coro di no all'asta dell'uliveto. 'Non si vende il paradiso'

Sono scesi in piazza cittadini, opposizione e associazioni ambientaliste a Porto Venere, La Spezia, per dire no all'alienazione da parte del Comune dell'uliveto della Crocetta

Porto Venere (La Spezia), manifestazione contro vendita uliveto

Porto Venere (La Spezia), manifestazione contro vendita uliveto

La Spezia, 9 gennaio 2022 -  Diecimila metri quadrati di paradiso in vendita all'asta per 66 mila euro. Sono scesi in piazza oggi cittadini, opposizione e associazioni ambientaliste a Porto Venere, La Spezia, per dire no all'alienazione da parte del Comune dell'uliveto della Crocetta, una zona che si trova non lontana dalla chiesa di San Pietro e prossimo al Castello Doria, in uno dei luoghi più iconici e tutelati al mondo.

Un luogo diventato celebre recentemente anche grazie a una serie di pubblicità molto note. "Siamo soddisfatti, la manifestazione è riuscita con la partecipazione di circa 200 persone - ha detto Stefano Sarti, presidente di Legambiente La Spezia, tra le associazioni organizzatrici della manifestazione di oggi -. Chiediamo a questo punto che l'asta di vendita del terreno di Via Crocetta a fianco del Castello Doria di Portovenere venga annullata e che questo terreno sia destinato a uso pubblico, anche con un ruolo del Parco Naturale, affinché sia conservata la sua unicità".

Per dire no alla vendita disposta dal Comune guidato dal sindaco Matteo Cozzani è stata organizzata anche una raccolta firme online che in pochi giorni ha registrato circa 4 mila adesioni. Nel corso della manifestazione si è tenuto un piccolo corteo ed è stato appeso uno striscione con su scritto 'Non si vende il paradiso'. L'amministrazione di Porto Venere è da tempo al centro dell'attenzione degli ambientalisti in merito ad alcune scelte non condivise dagli attivisti e da alcuni cittadini, come il masterplan per la valorizzazione turistica dell'isola Palmaria che per gli oppositori sarebbe troppo impattante.