Porti turistici e posti barca Sale la domanda del 4,5%

Il punto di Assomarinas sull’andamento del settore in occasione del Salone

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Il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, racconta l’andamento del settore, illustrato all’assemblea della stessa Associazione italiana dei porti turistici, che si è tenuta al Salone nautico di Genova. "Per i porti turistici – afferma – è stata una stagione positiva, con una crescita del 4,5% della domanda di posti stanziali, e del 5% per i posti in transito. E si è mosso un pochino anche il comparto della cessione di posti barca, ma è un dato del 2%, basso a causa della grande offerta disponibile". Nel 2022 una risalita importante. "Si è ripetuto il fenomeno del turismo di prossimità e questo ha portato un beneficio all’attività dei porti turistici italiani che hanno recuperato in parte quella crisi lunga dieci anni che ha afflitto il comparto". Invece nel 2023, si sta ancora valutando. "Gli operatori hanno dimostrato cautela nelle previsioni – aggiunge Perocchio – perché recessione, inflazione e costo dell’energia stanno mettendo sotto pressione. Il fatto però che l’anno prossimo si preveda un buon andamento delle manutenzioni (+6,6%) sta a significare che la maggior parte degli utenti la barca se la vuole tenere stretta". Le previsioni parlano di crescita: +2,4% gli ormeggi stanziali, +3,1% gli ormeggi in transito, + 5,1% i rimessaggi. L’aumento della bolletta elettrica pesa naturalmente anche sulle marine. "Un porto turistico deve essere illuminato tutto l’anno, ha impianti e pompe che funzionano a ciclo continuo e solo una parte della bolletta elettrica viene riversata sull’utenza – conclude Perocchio –. Tutti i porti turistici hanno cercato di contrattualizzare al meglio le forniture, stanno cercando di dotarsi di pannelli fotovoltaici o altri impianti che possano migliorare la sostenibilità".