REDAZIONE LA SPEZIA

"Pontremolese, Gronda e diga e le dimissioni di Mario Draghi"

L’incertezza del Governo avrà ripercussioni anche nella programmazione del futuro locale e dei progetti sviluppati a livello territoriale. Un tema che la deputata spezzina Raffaella Paita ha messo in conto proprio nel caso di dimissioni del presidente del consiglio.

Onorevole che scenario si prospetta?

"Si profila un danno molto grave per il Paese, proprio ora che aveva recuperato credibilità in Europa e nel mondo, dopo aver lottato per ottenere le importanti risorse del Pnrr".

Un problema anche per la Liguria?

"Certamente, perché ci sono programmi di crescita che ci riguardano, in tutte le Province. E comunque si tratta di opere a largo respiro come la Pontremolese e tutti gli altri progetti infrastrutturali: la diga foranea di Genova, per la quale avevamo chiesto più risorse al Governo, la Gronda, per la quale manca solo una firma. L’assenza di un Governo rischia di bloccare ancora una volta i cantieri".

Qual è la posizione del suo partito?

"Chiediamo a Mario Draghi di rimanere e che si sollevi dai territori e dal mondo produttivo una voce forte. Chiedo per questo di sottoscrivere la petizione lanciata da Italia Viva per sollecitare il presidente affinché resti a Palazzo Chigi, per la nostra credibilità internazionale, per la sua capacità di risolvere i problemi in questo momento delicato ma anche per la nostra Liguria".