Per evitare l’isolamento del borgo a causa del cedimento dell’unica strada di collegamento provocato dalla mareggiata, aveva disposto l’avvio della costruzione di un percorso alternativo all’interno del Parco regionale. Per quella decisione, il sindaco di Portofino Matteo Viacava è stato citato in giudizio. L’episodio avvenne nell’ottobre 2018, a seguito del crollo di una parte della strada che collega Santa Margherita e Portofino. Oltre al sindaco – che dovrà rispondere di due violazioni ambientali – vanno a processo i titolari dell’impresa edile che materialmente costruirono il sentiero. Il processo inizierà il 23 gennaio. Secondo il procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio e il sostituto Fabrizio Givri, che hanno coordinato le indagini dei carabinieri forestali, quella strada venne costruita senza la preventiva autorizzazione paesaggistica e in assenza del preventivo nulla osta dell’Ente parco di Portofino. L’area è protetta da rigide norme per preservare la bellezza del paesaggio naturale ed è molto appetibile per gli imprenditori edili. Nel mirino la realizzazione di una passerella costruita con tubolari metallici, ponteggi in legno e pannelli zincati, della lunghezza di 88 metri circa, lungo il sentiero pubblico pedonale che parte da Nozarego, nel tratto compreso tra Gave e Mulino del Gassetta, all’interno del Parco regionale di Portofino. Ad accorgersi della colata di cemento era stata l’associazione Italia Nostra, che aveva documentato con fotografie il sentiero deturpato e la passerella sorretta da una impalcatura di tubi di metallo ed aveva presentato un esposto indicando lo scempio ambientale. Gli investigatori avevano scoperto che erano stati anche tagliati alberi e arbusti per consentire la costruzione ed era stata commissionato il sorvolo, non autorizzato, con un elicottero per trasportare il materiale. Dopo l’avvio dell’inchiesta i lavori erano stati interrotti e si era provveduto a ripristinare lo stato dei luoghi. L’inchiesta si era sdoppiata ed era stato aperto dal pubblico ministero Sabrina Monteverde un altro fascicolo per abuso d’ufficio che vedeva come indagato anche il sindaco di Santa Margherita Ligure Paolo Donadoni. La vicenda era finita anche alla Corte dei conti ligure, che aveva sentito i dirigenti del Comune per capire come era nata l’idea della strada: era emerso tra l’altro che alcuni privati avevano anche elargito delle somme per la realizzazione della strada che sarebbe passata vicino a delle case in ristrutturazione. La strada di collegamento tra Portofino e Santa Margherita Ligure, danneggiata gravemente dalla mareggiata del 29 e 30 ottobre 2018, fu riaperta nel marzo dell’anno successivo.
CronacaPonte abusivo nel Parco Viacava citato in giudizio