Polizia postale impegnata anche nella lotta contro revenge porn e 'man in the middle'

Sei mesi di attività della sezione spezzina per contrastare i reati aumentati con la crescita del traffico online. Le denunce per pedopornografia

Polizia postale spezzina

Polizia postale spezzina

La Spezia, 17 luglio 2021 - Semestre decisamente impegnativo quello appena terminato per la sezione polizia postale e delle comunicazioni della Spezia, visto che dall’inizio dell’emergenza sanitaria è aumentato in modo esponenziale il traffico online, con significativo incremento dei reati informatici.

Nell’attività di monitoraggio e vigilanza sulla rete svolta dagli specialisti della polizia postale, sono stati registrati diversi eventi legati al disturbo di conversazioni online, sia nel corso della didattica a distanza che di eventi istituzionali e di attività di organizzazioni varie, spesso originate da una scarsa protezione dei sistemi utilizzati per le conversazioni online e dalla indiscriminata condivisione dei link di riferimento. Più volte gli agenti hanno consigliato ad amministratori, dirigenti scolastici e privati che si sono rivolti all’ufficio preoccupati per le intrusioni abusive, di selezionare con cura le piattaforme su cui operare così come di definire elenchi chiusi di destinatari da invitare all’incontro online, con limitazione della finestra temporale di validità della password di accesso.

Particolare attenzione è stata rivolta ai frequentatori delle piattaforme social, e numerosi soggetti sono stati denunciati per diffamazione a mezzo social network o applicazioni di messaggistica istantanea e, nello specifico, tre soggetti di cui due minorenni segnalati in quanto resisi responsabili, attraverso la chat di gruppo della classe, di diffamazione nei confronti di tre loro insegnanti di una scuola spezzina.

Diverse anche le attività di indagine attivate a seguito di denunce e querele sporte da aziende del territorio in merito al fenomeno denominato 'Man in the middle' e 'Man in the browser' dove le vittime hanno lamentato come, tramite vari artifici, i pagamenti a seguito di prestazioni lavorative a mezzo bonifico bancario erano stati dirottati su altri conti correnti.

Numerose le querele acquisite dagli uffici di piazza Verdi per truffa online, relative ad acquisti di oggetti di consumo che non venivano più corrisposti una volta ricevuto il pagamento.

Per i reati attinenti alla pedopornografia online, grazie al coordinamento del Centro nazionale per il Contrasto della Pedopornografia online, la sezione spezzina ha individuato 42 link di carattere pedopornografico, procedendo al loro contestuale oscuramento. Quattro le denunce nei confronti degli autori di questo odioso reato, sottoposti alle relative perquisizioni, mentre 1 persona è stata denunciata per adescamento online. In tali contesti, un soggetto maschile è stato sottoposto a perquisizione personale e locale perché ritenuto responsabile di detenere filmati a carattere pornografico rappresentanti minorenni, trafugati dai telefoni cellulari dei conoscenti.

All’esito di altra delicata attività investigativa, una persona è stata invece denunciata per revenge porn.

Nel corso di questo primo semestre sono state impiegate 130 pattuglie in servizi di vigilanza e controllo ai vari uffici postali cittadini, spesso interessati da code di utenti in relazione alle restrizioni sanitarie, per cui 369 sono i correlati controlli effettuati; 14 le persone denunciate per reati contro la persona e minacce, 16 i casi di computer crime rilevati, 18 le persone denunciate per truffa on line, 4 per frodi online e 5 per altri delitti.

Complessivamente per sex extortion, revenge porn e sostituzione di persona sono stati monitorati 73 spazi web, mentre per le truffe on line 2200 spazi web. Dato che molti siti risiedono all’estero, gli sviluppi investigativi si sono spesso avvalsi dei canali della cooperazione internazionale di settore.

La sezione della polizia postale della Spezia, sebbene nell’anno scolastico appena terminato non abbia potuto svolgere i consueti incontri scolastici in presenza per promuovere tra i ragazzi una navigazione sicura col noto progetto 'Una vita da social', ha comunque effettuato più incontri in Dad ed ha sempre assicurato consulenze specialistiche a mezzo telefono, email ed attraverso il portale istituzionale raggiungibile all’indirizzo http://www.commissariatodips.it

Tramite questo portale istituzionale, ha anche ricevuto numerose segnalazioni e denunce online, permettendo al cittadino di mettersi in contatto e denunciare reati informatici in maniera più rapida.

Marco Magi