Poco lavoro, pagato in nero: maxi-sanzione

Il verbale da 18mila euro notificato ai titolari dell’agriturismo. "Quasi sempre chiusi. Ora questa mazzata"

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Si è vista notificare una sanzione di oltre 18.333,37 euro dall’ispettorato del lavoro per aver pagato i suoi lavoratori con denaro contante invece del solito bonifico o assegno. Sa benissimo di aver sbagliato, la titolare dell’agriturismo “All’Isola che non c’è“, ma ancora non si capacita della pesantezza della sanzione. "Non ho dipendenti fissi – spiega Alba Latella – la nostra è una piccola attività e i lavoratori sono saltuari, arrivano dietro contatto con la Coldiretti, associazione dalla quale mi faccio assistere". Ed entrano in gioco le difficoltà legate alla pandemia. "Lo scorso anno non si può certo dire che abbiamo lavorato, a parte il mese di agosto, ma veramente per cifre bassissime". Ma anche se le cifre sono basse la signora avrebbe dovuto pagare i dipendenti con bonifico o assegno, insomma con moneta tracciabile, e non in “nero“. "Ma si trattava di pochi spiccioli e non avevo nessuna voglia di rivolgermi alla banca o alla posta con tutto l’iter che c’è da seguire prima di accedere". Ma ora questa leggerezza rischia di costarle davvero molto cara. "So di aver sbagliato – prosegue – ma almeno che la sanzione sia rapportata al guadagno" che dato il pediodo non erta certo quello degli anni passati ma di molto inferiore. Il verbale di accertamento, datato 22 febbraio di quest’anno, fa riferimento a una ispezione avvenuta lo scorso anno. Cosa che la donna contesta assicurando di non aver ricevuto alcuna visita dall’ispettorato. "Siamo rimasti chiusi per buona parte dell’anno". La donna ha invece confermato che l’ispettorato ha convocato nei propri uffici i lavoratori temporanei raccogliendo le testimonanze. "Non possiamo permetterci di pagare la multa: a nostro avviso non ha alcun fondamento di equità".