
Nell’ultima seduta del consiglio comunale, lo scorso giovedì, è stato approvato l’aggiornamento al Puc (Piano urbanistico comunale) che ha visto l’inserimento di alcune limitazioni all’applicazione della legge regionale 4909, il cosiddetto ‘piano casa’ che, tra le altre cose, consente il rinnovo del patrimonio edilizio esistente che versa in condizioni di rischio strutturale, idraulico, idrogeologico o di incompatibilità urbanistica, permettendo inoltre la realizzazione di aumenti volumetrici, ulteriormente incrementabili nel caso si adottino moderne tecnologie per la sicurezza sismica, l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale degli edifici.
La delibera comunale, approvata con i voti della sola maggioranza, ha inserito alcune limitazioni alla legge regionale, in considerazione della particolare conformazione del territorio lericino come ad esempio che l’aumento volumetrico previsto dalla legge regionale sia consentito solo agli edifici aventi volume non superiore a 1500 mq e che il trasferimento degli edifici esposti a rischio idraulico sia limitato a particolari ambiti, indicativamente corrispondenti alla frazione originaria, e non in qualsiasi frazione del territorio comunale come precedentemente previsto. Inoltre non sarà più possibile cambiare la destinazione d’uso dell’immobile originario in concomitanza all’applicazione del piano casa che rimane comunque non applicabile ai centri storici e agli edifici ricadenti all’interno del Parco di Montemarcello Magra-Vara. "Questo è il primo step verso una revisione generale del piano urbanistico comunale – commenta l’assessore all’Urbanistica Marco Russo –. Abbiamo raggiunto questo primo obiettivo in tempi rapidi grazie all’immane lavoro avviato nel 2016, che ha visto lo studio puntuale, edificio per edificio, degli immobili presenti nel territorio comunale, analizzandone le dimensioni, i volumi e la capacità insediativa. Il lavoro oggi prosegue verso la realizzazione di un nuovo piano urbanistico, che tuteli l’ambiente, tenga conto delle problematiche legate alla residenzialità, alla mobilità, al corretto utilizzo del patrimonio edilizio e alla necessità di sviluppare attività produttive e turismo"
Valeria Antonini