Per far quadrare i conti Comune punta al ripiano Disavanzo a 760mila euro

Il via libera del consiglio comunale è arrivato nelle riunione di giovedì sera. Il sindaco: "Non possiamo fare altrimenti. Ora tutto alla Corte dei conti".

Per far quadrare i conti   Comune punta al ripiano  Disavanzo a 760mila euro

Per far quadrare i conti Comune punta al ripiano Disavanzo a 760mila euro

L’eliminazione della soglia di esenzione dell’addizionale comunale Irpef, l’alienazione di parte delle azioni Iren per far fronte ai debiti fuori bilancio e per acquistare quote sociali di Spezia Risorse, cui affidare tutta la gestione ordinaria e la riscossione dei tributi comunali, oltre alla razionalizzazione del personale dipendente e a tutta una serie di accorgimenti per massimizzare le entrate e ridurre le spese. Il Comune di Calice al Cornoviglio vara il piano di riequilibrio finanziario pluriennale, con l’obiettivo di ripianare nei prossimi quindici anni un disavanzo di 761.734,18 euro. Il via libera del consiglio comunale è arrivato nella riunione di giovedì sera, con l’astensione dei gruppi di minoranza. La misura di maggior impatto riguarda l’eliminazione della soglia di esenzione relativa all’addizionale comunale Irpef: il Comune, nel confermare l’aliquota dello 0,8%, ha cancellato l’esenzione per i redditi inferiori ai 15mila euro. In soldoni, pagheranno tutti, e questo permetterà al Comune di aumentare di almeno 20mila euro all’anno il gettito complessivo dell’imposta. Una manovra contestata dalla consigliera di opposizione Alessandra Cacciavillani, col sindaco Mario Scampelli che ha invece difeso "una scelta che rientra negli obblighi del piano di riequilibrio", sottolineando che la situazione di disavanzo sarebbe stata causata anche "perché i cittadini non hanno pagato le imposte. Ancora oggi c’è chi non paga la mensa e il trasporto scolastico". E proprio per potenziare la gestione dei tributi e la riscossione delle tasse non pagate, il Comune è pronto ad affidarsi a Spezia Risorse, società che di fatto andrà a gestire l’ufficio tributi comunale. Per l’acquisto di 10mila azioni della società (pari a 22.500 euro), passaggio obbligato per poter poi affidare la gestione dei tributi, il Comune recupererà i denari vendendo parte delle azioni di Iren.

Saranno cedute 41.420 delle 211.442 azioni di proprietà comunale: 13.555 saranno vendute a un prezzo non inferiore al valore attuale, pari a 1,66 euro ad azione, e garantiranno al Comune un introito di 22.501,30 euro tale da garantire la copertura economica per l’acquisto di quote di Spezia Risorse; altre 27.865 azioni saranno invece vendute solo quando il valore sarà pari o superiore a 2,13 euro (valore di concambio stabilito nel passaggio da Acam a Iren) con l’obiettivo di introitare almeno 59.352,45 euro, che dovranno garantire copertura finanziaria a parte dei debiti fuori bilancio – l’ultimo, di 139mila euro, approvato proprio giovedì – o in alternativa delle restanti quote di rimborso dei mutui. "Purtroppo è la linea che dobbiamo percorrere, non possiamo fare altrimenti – ha spiegato al consiglio il sindaco Mario Scampelli – Il piano di riequilibrio finanziario sarà ora inviato alla Corte dei conti, che ci dovrà dire se va bene. Ringrazio chi ha lavorato alla predisposizione del piano".

Matteo Marcello