REDAZIONE LA SPEZIA

Val di Vara, lupi assaltano gregge. Una pecora sbranata e tre ferite

La titolare dell’agriturismo: "A gennaio ne hanno mangiate due"

Lupi (Foto archivio)

Sesta Godano (La Spezia), 8 giugno 2018 – Un’altra pecora sbranata dai lupi, quasi davanti ai suoi occhi, e altre tre “salve” perché non sono riusciti a portare a termine l’assalto. A oggi Tiziana Garbini, 44 anni, titolare dell’agriturismo Agriverde, in località Bergassana, a Sesta Godano, è preoccupata. Da tempo chiede aiuto a Provincia e Regione per tentare di risolvere il problema della presenza dei lupi, che da tempo le stanno creando problemi, ma ad oggi non ha avuto nessun riscontro. Da gennaio, quando i lupi le hanno sbranato due pecore, ferendone due (una poi è morta per le ferite, la situazione non è cambiata, anzi a quanto pare peggiora.

La titolare dell’agriturismo l’altro ieri si è alzata di prima mattina per andare a mietere il fieno. Ha lasciato le sue pecore all’interno della recinzione, e quando è tornata ha trovato una pecora letteralmente divorata, mentre altre tre erano immobili a terra malconce. Su di loro i segni evidenti dell’attacco dei lupi: carne lacerata e strappata. Subito è stato chiamato il veterinario «che ha impiegato – spiega la Garbini – tutta la giornata a ricucire la pelle di quelle povere bestie». E al momento non si sa se si salveranno anche se si augura che presto tornino a pascolare col resto del gregge.

«Sono molto arrabbiata – commenta –, qui non si salva più nulla. C’è chi incontra i lupi persino per strada, come il panettiere che di recente ha intravisto ben tre esemplari muoversi in tutta tranquillità. Le mie pecore erano all’interno della recinzione quando i lupi hanno fatto irruzione. L’anno scorso avevo 41 pecore, oggi sono arrivata a possederne 26: molte le ho vendute, dato che mantenerle è una spesa non da poco, ma molte sono state quelle sbranate dai lupi. Insomma così non si riesce ad andare avanti».

E aggiunge: «Regione e Provincia devono aiutare chi vuole proseguire in questo lavoro. Personalmente mi verrebbe voglia di abbandonare tutto, perché a questo punto ogni fatica risulta vana. Vedere gli animali in quelle condizioni è un’agonia, alla quale si aggiunge la consapevolezza di non riuscire a recuperare alcun risarcimento dei danni subiti». Tiziana, una volta che si è accorta della ‘visita’ indesiderata dei lupi ha contattato l’Asl spezzina, essendo tutti i suoi capi regolarmente registrati. L’Asl ha contatto gli uffici competenti della Regione, il cui personale ieri si è recato nell’agriturismo per appurare l’avvenuta predazione: «Da dicembre a oggi ho perso cinque pecore e non è detto che quelle ferite mercoledì possano farcela. Ancora oggi non ho ricevuto alcun risarcimento. So che i tempi sono lunghi ma nel frattempo ho speso parecchi soldi per curare quelli feriti».

Laura Provitina