Partita da 2,8 miliardi per i nuovi cacciamine

Incardinato in commissione Difesa il decreto governativo apripista. Dodici nuove unità da costruire. Occasione d’oro per l’Intermarine

Migration

Sulla rampa di lancio dei propositi il programma pluriennale per l’ammodernamento della flotta dei cacciamine della Marina Militare: un’operazione destinata a passare dal Cantiere Intermarine di Sarzana nella misura in cui è l’unico in Italia ad aver sviluppato una conoscenza specifica di materia di costruzione, nell’inanellarsi di brevetti, progetti, commesse e riconoscimenti internazionali.

La svolta arriva con l’"incardinarsi" nella quarta Commissione Difesa della Camera de Deputati dello schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale elaborato ad hoc. In gioco c’è la costruzione di dodici unità nell’arco di 15 anni, dal 2023 al 2037. Si tratterà di cacciamine d’altura e costieri, con equipaggi, rispettivamente, di 40 e 48 persone, capaci di raggiungere 13 e 18 nodi di velocità, con autonomia di navigazione pari a 1500 e 3000 miglia nautiche.

"Andranno a sostituire in progress - è scritto nel decreto di cui ci ha dato notizia il sottosegretaria Stefania Pucciarelli, soddisfatta dei riflessi sul territorio - quelle delle classi Lerici e Gaeta, le cui unità più anziane attualmente in servizio - nave Milazzo e nave Vieste, in linea dal 1985 - verranno dismesse prevedibilmente nel 2028, in concomitanza col previsto ingresso in linea dei primi due cacciamine di nuova generazione; obiettivo: salvaguardare le capacità operative della speciale componente militare marittima.

Il costo complessivo dell’acquisizione delle navi è stimato in 2800 milioni di euro. La spesa relativa alla prima fase, per un ammontare complessivo di 1 miliardo e 51 milioni di euro, è finanziata a valere sugli stanziamenti derivanti dai capitoli del settore investimento del Bilancio ordinario del Ministero della Difesa nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente.

"Tale fase, implementata in autonomia e indipendenza dalle altre in ottica di conferirle certa autoconsistenza, garantirà la copertura dei costi per l’acquisizione delle prime quattro unità ed il relativo supporto logistico" è specificato nell’atto governativo dove, a proposito del completamento del programma, per il restante valore pari ad un miliardo e 749 milioni di euro, prevede l’eleaborazione di provvedimenti successivi.

"Tali interventi, nel rispetto di una logica incrementale e progressiva, nonché del previsto criterio dell’auto-consistenza, potranno essere contrattualizzati subordinatamente al loro eventuale rifinanziamento del programma" è puntualizzato nell’atto prossimo all’espressione del parere della Commissione.

Intermarine è in pole position per la costruzione della piattaforma. Nel decreto non ci fa specifico riferimento allo stabilimento sarzanese ma si dice "che il cantiere di riferimento nella realizzazione delle nuove unità si trova nel polo industriale-militare nella provincia della Spezia". Il sistema di combattimento sarà invece realizzato, secondo il decreto, nel Lazio.

Corrado Ricci